Dopo aver debuttato lo scorso anno su PC, 505 Games ha deciso di portare anche su Playstation 4 (la versione da noi testata) ed Xbox One, Pixel Piracy, opera del team indipendente Quadro Delta. La piccola software house (è composta da sette persone) sotto un involucro vintage bidimensionale “pixelloso” propone un interessante RPG open word sull’universo immaginifico dei pirati (quelli delle navi, non quelli informatici…) che andiamo subito a conoscere più da vicino.
In Pixel Piracy, una volta creato il nostro alter ego da capitano di una nava pirata e seguito l’eccellente tutorial, dovremo cercare di diventare il bucaniere più ricco, famoso e temuto di tutti i mari. Per farlo sarà fondamentale mettere assieme la migliore ciurma possibile, tenere sempre alto il suo morale ed iniziare a depredare a più non posso isole misteriose ed altre isole.
Come scritto in apertura, PP ha le tipiche caratteristiche di un gioco di ruolo visto che potremo migliorare i parametri sia del protagonista che di tutto il suo equipaggio così come sarà modificabile il nostro galeone in tantissimi aspetti. Quando poi le nostre mire espansionistiche si allargheranno ancora di più, potremo anche acquistare una nave nuova di zecca.
Oltre alle componenti più strettamente gestionali comunque ci saranno anche momenti “action” con la possibilità, sia negli sbarchi su terra ferma che nelle battaglie contro altre imbarcazioni, di impersonare il capitano ed i suoi sottoposti con quest’ultimi suddivisibili in gruppi più piccoli da schierare come meglio vorremmo sul campo di battaglia.
Per quanto riguarda invece l’aspetto open world, l’universo di gioco di Pixel Piracy è una mappa veramente estesa e aperta oltre che generata casualmente, garantendo così una longevità elevata.
Fin qui tutto quello che gira bene di Pixel Piracy a cui va sommato un prezzo (14.99 euro) decisamente basso. Purtroppo però il gioco soffre di alcuni problemi fastidiosi come un frame rate che crolla quando la nostra ciurma inizia ad essere particolarmente numerosa e non manca neppure qualche bug audio e grafico di vario genere. Un vero peccato perdersi in questo tipo di problemi anche se la speranza è che possa arrivare qualche aggiornamento che possa sistemare quanto meno i problemi più grossolani.
Detto questo, Pixel Piracy rimane un’esperienza videoludica ispirata da grandi classici (a cominciare dal mitico Pirates!) ma con una sua personalità anche nella veste grafica vintage bidimensionale pixellosa ma mai così “trendy” come in questi ultimi anni. Un’esperienza da consigliare ad un certo tipo di videogiocatore che apprezzerà la sua piacevole formula ludica ed estetica, macchiata, ma per fortuna solo in parte, da qualche bug di troppo.
VOTO: 7.5