Maggie ha un piano. Ha più di trent’anni, non ha ancora trovato l’uomo giusto della sua vita, ma vuole comunque diventare madre. E così contattata un vecchio compagno di scuola per essere inseminata artificialmente. Quando è tutto pronto però si innamora. Lui è sposato, ma è pronto (e lo fa) a lasciare sua moglie, un’accademica apparentemente piena di sé e dei suoi successi. Gli anni passano, e la nuova vita coniugale di Maggie non va come lei vorrebbe. Ha una figlia ora, ma non è felice. E così ecco un nuovo piano…
Dopo aver parlato della necessità di una quarantenne di reinventare la propria sfera sentimentale dopo una crisi matrimoniale in La vita segreta della signora Lee, Rebecca Miller continua ad indagare, da una prospettiva specificamente femminile, i rapporti familiari della società di oggi. Lo fa prendendo ispirazione da un romanzo mai pubblicato di una sua amica. Per quanto il titolo citi la sola Maggie, in realtà anche Georgette, l’ex moglie di lui (ovvero John, il personaggio interpretato da Ethan Hawke), è protagonista della storia. Fors con meno scene, ma sottolineando una caratteristica peculiare di tutte le donne presenti nella trama, ovvero il desiderio di manipolare l’uomo. Il che non è sbagliato se davanti si ha una persona che non è in grado di capire da solo cosa e quando lo voglia, ma che in Maggie’s Plan, dato l’approccio intellettuale con cui si dipana il canovaccio, sembra lo svolgimento di un tema con un’ipotesi pre-formulata. Si sorride, si ragiona su “ciò che è/sarebbe giusto” e si apprezza la maturità e la praticità di tutti i personaggi (almeno quelli femminili) anche se si parla di questioni di cuore, ovvero qualcosa che normalmente ha poco a che fare con la razionalità, ma il punto di riferimento – su ammissione della stessa Miller – è Woody Allen e allora l’importante è “basta che funziona”. Mancano le battute lancinanti del genio di Brooklyn, ma rimangono New York, le famiglie patchwork serene e l’idea che con la dialettica e il buon senso si possa risolvere tutto. Presentato fuori concorso alla Berlinale, la pellicola può godere delle interpretazioni della sempre splendida Julianne Moore, della bravissima Greta Gerwig (che fa sempre un po’ lo stesso ruolo, ma lo fa bene) ed un Ethan Hawke per la prima volta diretto da una donna (e che donna, Rebecca Miller è la figlia del drammaturgo Athur Miller e della fotografa della Magnum Inge Morath nonché la moglie di Daniel Day Lewis). Il film uscirà in Italia a fine marzo.
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