Legends of Tomorrow, la recensione dell’episodio pilota

Legends of Tomorrow, la recensione dell’episodio pilota

Di Lorenzo Pedrazzi

Su The CW ha debuttato Legends of Tomorrow, lo spin-off di Arrow e The Flash che assembla una supersquadra formata da eroi e criminali, impegnata a combattere un despota immortale…

Attenzione: il seguente articolo contiene SPOILER

La Terra del 2166 è nel caos: Vandal Savage (Casper Crump), tiranno con il dono dell’immortalità, ha conquistato l’intero pianeta, ma la casta dei Signori del Tempo non ha alcuna intenzione d’intervenire, poiché sostiene che il suo compito sia di proteggere la linea temporale, non l’umanità. Anche Rip Hunter (Arthur Darvill) è un Signore del Tempo, ma è convinto che Savage debba essere fermato, quindi chiede il permesso di viaggiare nel passato per reclutare una squadra d’azione che neutralizzi il despota prima della sua ascesa al potere.
Giunto nel nostro presente a bordo della sua nave, la Waverider, Rip contatta Sara Lance (Caity Lotz), Captain Cold (Wentworth Miller), Heat Wave (Dominic Purcell), Firestorm (Victor Garber e Franz Drameh), Atom (Brandon Routh), Hawkgirl (Ciara Renée) e Hawkman (Falk Hentschel), spiegando a tutti la situazione e chiedendo il loro aiuto per fermare Savage, con la promessa che nel futuro diverranno delle “leggende”. Sara si consulta con sua sorella Laurel (Katie Cassidy), e decide di accettare la proposta di Rip per intraprendere un cammino eroico alla luce del sole, diventando White Canary grazie all’uniforme progettata da Cisco (Carlos Valdes); Carter Hall/Hawkman vuole cogliere l’opportunità per uccidere Savage, e riesce a “convincere” Kendra Saunders/Hawkgirl sconfiggendola in duello; Ray Palmer/Atom spera di ottenere la grandezza che sogna da sempre, e accetta dopo aver ricevuto la “benedizione” di Oliver Queen/Freccia Verde (Stephen Amell); il professor Stein è affascinato dall’idea di viaggiare nel tempo, e narcotizza Jay per vincere la sua resistenza a partire; Cold e Heat Wave si uniscono alla spedizione con il secondo fine di compiere crimini altrimenti impossibili.
La prima missione conduce la neonata squadra nel 1975 per contattare il professor Aldus Boardman (Peter Francis James), il più grande esperto della storia di Vandal Savage. Boardman è in realtà il figlio delle precedenti incarnazioni di Kendra e Carter, e i due eroi cominciano a ricordarsi di lui grazie alla loro memoria delle epoche passate. Intanto, Sara, Cold e Heat Wave vanno in un bar malfamato per bere qualcosa, e l’eroina mette al tappeto un bruto che voleva molestarla; alla rissa si uniscono anche i due criminali.
Boardman è in grado di rintracciare Savage, e accompagna Rip, Kendra, Carter, Ray e Stein sulla Waverider, che però è sotto attacco da parte di Chronos, un cacciatore di taglie inviato dai Signori del Tempo per fermare Rip. La sua missione, infatti, non è stata approvata dal consiglio. Gli eroi riescono goffamente a respingere l’aggressore – anche con l’aiuto dei tre bevitori, tornati appena in tempo – e partono in tutta fretta per rifugiarsi in un limbo temporale. Boardman è ferito, e muore davanti agli occhi di Kendra e Carter. A questo punto, Rip decide di raccontare la verità: ha intrapreso la sua crociata contro Savage anche per vendicare sua moglie e suo figlio, uccisi dal tiranno, e ha scelto di reclutare proprio questa squadra perché sapeva che le vite dei suoi membri sarebbero state ininfluenti per il futuro del mondo, quindi non avrebbe corso il rischio di compiere grandi alterazioni sulla linea del tempo. Gli eroi sono sfiduciati e arrabbiati, ma progressivamente capiscono che quella battaglia rappresenta un’occasione per lasciare un segno sulla Storia, oltre che per fare del bene. Così, il gruppo si compatta dietro a un obiettivo comune, e si prepara ad altre avventure.
Intanto, però, Savage ha rubato una testata nucleare all’esercito sovietico, e vuole scatenare un’altra guerra per «rendere il mondo un posto migliore»…

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Supporting Characters of Tomorrow
La produzione di Legends of Tomorrow risponde a un’esigenza “logistica”, oltre che commerciale e narrativa: l’universo di Arrow e The Flash cominciava a popolarsi di troppi personaggi con cui gli autori non sapevano cosa fare (considerando che i due show sono già affollati di comprimari), quindi lo spin-off tenta di attribuire una collocazione a quei supereroi e supercriminali di cui si stavano perdendo le tracce, allontanatisi per ragioni più o meno credibili dalle serie principali. Ciò che ne deriva è un’operazione piuttosto diversa da Arrow e The Flash, sia per la presenza di un cast corale (nonché teoricamente paritario) sia per la maggiore compattezza del racconto, trattandosi di una miniserie guidata da un’unica trama orizzontale.

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Detto questo, l’episodio pilota non rappresenta un avvio incoraggiante per Legends of Tomorrow, anche se il giudizio definitivo potrà arrivare solo alla fine. La sceneggiatura ha certamente il merito di racchiudere in poco tempo tutti gli sviluppi essenziali (il prologo nel futuro, il reclutamento della squadra, i dubbi e infine l’adesione unanime), ma costruisce l’intreccio freddamente, senza il benché minimo pathos, affidandosi solo a un paio di snodi narrativi troppo “meccanici” per suscitare il coinvolgimento del pubblico. Scontato e abusatissimo, ad esempio, è l’espediente sfruttato dagli autori per giustificare la crociata di Rip Hunter, mentre la condotta dei Signori del Tempo appare scioccamente insensata: tutelano l’inviolabilità della linea temporale, ma non si preoccupano se l’umanità viene spazzata via dalle azioni di un folle (nonostante siano umani loro stessi). La definizione degli scontri “ideologici” soffre di molte forzature, in tal senso.

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Le intuizioni migliori sono rintracciabili nell’egotismo che muove la squadra e nella follia utopistica di Vandal Savage. I protagonisti – e soprattutto Atom – si fanno coinvolgere pienamente dalla missione solo quando scoprono che la loro vita sarà ininfluente per il futuro del mondo, e quindi la guerra contro Savage costituisce una possibilità per cambiare il loro avvenire, conquistando fama e riconoscimenti a lungo sognati (inoltre, spiega perché Rip Hunter non si sia rivolto a Freccia Verde e Flash: è evidente che i due eroi hanno già un cammino luminoso davanti a sé). Per certi versi, se volessimo indugiare in un lettura metanarrativa, potremmo dire che Legends of Tomorrow rappresenti il riscatto dei personaggi secondari, ostracizzati e messi da parte nelle stagioni scorse, ma ora pronti alla rivincita. In questo senso potremmo davvero considerarli un branco di “perdenti” o “emarginati”, in cerca di una ragione per lottare. Valida – seppure poco originale – anche la caratterizzazione di Vandal Savage, che vuole mondare il pianeta attraverso la guerra per renderlo «un posto migliore», nella sua logica deviata.

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I problemi, però, ritornano non appena la sceneggiatura scivola nell’umorismo facilone, indegno persino di un brutto blockbuster: la sortita di Cold, Heat Wave e White Canary in un bar malfamato è completamente gratuita, piena di battutine stupide e situazioni stereotipate (senza contare che Sara Lance non avrebbe nessuna ragione di fraternizzare con due criminali come loro, assassini di persone innocenti). L’azione stessa è gestita in modo pessimo, e l’inguardabile combattimento contro Chronos si rivela uno dei punti più bassi mai toccati dal DC TV Universe, sia sul piano logico (com’è possibile che un gruppo di eroi così potenti non riesca a neutralizzare un nemico del genere?) sia sul piano coreografico: siamo lontanissimi dalle ottime coreografie di Arrow, forse l’unico fiore all’occhiello della serie. Se si aggiungono gli effetti digitali posticci e le goffe scenografie della Waverider, il quadro complessivo non è molto lusinghiero. Vedremo se lo show saprà recuperare nei prossimi episodi, magari quando lo scontro con Savage entrerà nel vivo.

LA CITAZIONE: «Sto solo cercando di rendere il mondo un posto migliore… una guerra alla volta.»

HO APPREZZATO: Il riscatto dei personaggi secondari; la vera ragione per cui Rip Hunter ha scelto i membri della squadra; la caratterizzazione folle e utopistica di Vandal Savage.

NON HO APPREZZATO: Le forzature negli scontri “ideologici”; l’umorismo facilone; le situazioni stereotipate; gli effetti digitali posticci; le scenografie della Waverider; la battaglia con Chronos.

Potete scoprire, commentare e votare tutti gli episodi di Legends of Tomorrow sul nostro Episode39 a questo LINK.

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