A distanza di quasi quattro anni dalla sua prima uscita su Playstation Vita e con un sequel già annunciato in arrivo, Gravity Rush torna su Playstation 4 in versione remastered. Il titolo, opera di Keiichiro Toyama (creatore anche della serie Silent Hill) è stato uno dei giochi più apprezzati sia dalla critica che dall’utenza sulla sfortunata console portatile di casa Sony e quindi è più che legittimo riproporlo al più vasto pubblico di PS4.
Per chi si accosta per la prima volta a Gravity Rush, il gioco inizialmente lascia spaziati visto che si viene subito lanciati nell’azione senza sapere alcunché. Pian piano, comprendiamo che la nostra alter ego digitale è Kat, una giovane ragazza che non ricorda nulla del suo passato.
Insieme al suo unico amico, un enigmatico nonché sovrannaturale gatto nero, ed al suo nuovo potere che le consente di giocare con la forza di gravità, Kat affronterà una lunga serie di sfide e di pericolosissimi nemici per cercare di ricordare il suo passato. La trama non è originalissima ma non mancano affatto tanti e ben riusciti colpi di scena.
Gravity Rush può considerarsi un action game con alcuni elementi peculiari. Il primo è indubbiamente la già citata possibilità di giocare con la gravità a nostro piacimento. Questo può fornire ai combattimenti sviluppi inconsueti visto che potremo prendere la rincorsa e colpire i nostri avversari con calci letteralmente volanti.
L’altro aspetto da segnalare è indubbiamente la qualità grafica del gioco. Con la tecnica del cel-shading, Gravity Rush ci immerge in un manga interattivo, animato splendidamente e con scelte cromatiche molto oniriche senza dimenticare una cura dei particolari veramente elevata. Grazie alla sua estetica, ci si scorda facilmente dei freddi numeri come quello dei poligoni su schermo e si viene immersi in una avventura interattiva che comunque va fluida a 60 frames al secondo e ad una risoluzione di 1080p.
La colonna sonora svolge al meglio il compito di accompagnamento all’azione su schermo mentre i dialoghi sono rimasti in giapponese ma ovviamente non mancano i sottotitoli in italiano.
Ultimo aspetto da analizzare del gioco è la longevità, al tempo stesso punto forte e punto debole del gioco. Da una parte infatti, completare i 21 capitoli della storia vi richiederà molte ore di gioco, ben oltre le 10. D’altra parte però il gioco tende un pò a ripetersi in certi frangenti anche per un sistema di combattimento che, se pur upgradabile, non tocca particolari picchi di profondità ed una telecamera non sempre particolarmente dinamica vuoi anche per il discorso gravità, rende alcuni tratti un pò frustranti.
Rispetto alla versione PSVita comunque, l’eliminazione dei comandi touch a favore di un sistema di controllo più tradizionale lo rende decisamente più gradevole. La versione PS4 include anche tutti e tre i DLC usciti in passato che al di là di varie quest secondarie e pure qualche missione principale non aggiungono molto di nuovo rispetto all’esperienza di gioco proposta.
Originale, autoriale, ispirato, epico, suggestivo. Tutti aggettivi che Gravity Rush si merita anche in questa versione remastered per Playstation 4 proposta giustamente ad un prezzo ridotto. Un sistema di combattimento non troppo profondo (se pur upgradabile) ed un level design che ogni tanto tende a ripetersi, sono gli unici limiti che non inficiano la qualità di un titolo da consigliare senza esitazioni in particolare a chi ama i manga nipponici: GR lo è a tutti gli effetti ovviamente in modo interattivo.
VOTO 8.5