Sappiamo bene che le tonnellate di materiali promozionali e le grandi attese che circondano un film possono rivelarsi deteriori per il film stesso, ma questo problema non sorge con le creazioni originali della Bad Robot: la compagnia di J.J. Abrams è nota per la segretezza che circonda le sue produzioni, e il caso più celebre è senza dubbio Cloverfield, monster movie del 2008 che fu realizzato in punta di piedi e poi pubblicizzato attraverso una campagna promozionale alquanto ambigua, ma molto efficace.
Lo stesso discorso vale anche per il misterioso 10 Cloverfield Lane, svelato solo due settimane fa con un trailer molto intrigante. È davvero un sequel di Cloverfield? Per il momento sappiamo che è un thriller post-apocalittico prodotto da Abrams e diretto da Dan Trachtenberg, e che la storia ruota attorno a una ragazza (Mary Elizabeth Winstead) che si risveglia in una cantina, dove uno sconosciuto (John Goodman) la tiene prigioniera insieme a un altro giovane (John Galagher Jr.). L’uomo sostiene che ci sia stata la fine del mondo, e che non si possa uscire all’esterno per le conseguenze di un attacco nucleare. Cloverfield, non a caso, terminava con un attacco nucleare su New York nel disperato tentativo di uccidere il mostro, quindi 10 Cloverfield Lane potrebbe essere ambientato in quel contesto, nel medesimo universo narrativo… ma per il momento sono soltanto speculazioni.
Ebbene, Mary Elizabeth Winstead ha parlato con Entertainment Weekly della segretezza che ha circondato la lavorazione, affermando che ci saranno solo tre attori (almeno in ruoli principali).
C’è stato un velo di segretezza sin dall’inizio. Stavamo facendo questo film in una piccola bolla dove nessun altro sapeva cosa stessimo facendo, e ci sono davvero solo tre attori in tutta questa cosa, quindi avevamo la sensazione di un’esperienza molto intima. Ora che sta per uscire, è un po’ folle – del tipo, “Oh sì, la gente è elettrizzata per questo film”. Avevo dimenticato che sarebbe successo.
Il film si affida in gran parte all’interazione tra i protagonisti, come un’opera teatrale:
Si basa molto sugli attori che interagiscono tra loro e sulla tensione che si crea, mentre tutti si chiedono se [gli altri] sono chi dicono di essere, se dicono la verità o no, e si domandano cosa ci sia fuori.
Gli attori, naturalmente, conoscevano la risposta sin dall’inizio:
Abbiamo sempre avuto la sceneggiatura. Sapevamo in quale direzione sarebbe andata. Durante la produzione ci sono state delle riscritture, come sempre, ma nulla di trascendentale. Ho sempre saputo che non avrei potuto parlarne finché il pubblico non avesse visto il film.
J.J. Abrams ha usato l’espressione blood relative (“parente di sangue”, quindi biologico) per descrivere 10 Cloverfield Lane rispetto a Cloverfield, e questo lascia supporre che non sia un vero e proprio sequel (almeno, non un sequel diretto), ma più che altro un suo lontano familiare. Negli Stati Uniti uscirà il prossimo 11 marzo, mentre in Italia arriverà il 21 aprile; alla sceneggiatura del film ha messo mano anche Damien Chazelle, regista di Whiplash. Altre informazioni nella pagina Facebook ufficiale.
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