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Star Wars – Pubblicato uno studio sulle ripercussioni della distruzione della Morte Nera

Pubblicato il 04 dicembre 2015 di Marlen Vazzoler

Secret Wars, Star Wars, Civil War: Nicola Peruzzi intervistato da ScreenWEEK

Chi avrebbe mai immaginato che le distruzioni delle due stazioni spaziali volute dall’imperatore Palpatine in Star Wars, potessero diventare uno spunto per lo studio delle ripercussioni finanziarie dell’intera galassia ideata da George Lucas?

Zachary Feinstein della Washington University di St. Louis ha pubblicato l’articolo accademico ‘It’s a Trap: Emperor Palpatine’s Poison Pill‘, nel suo sommario spiega che:

“In questo lavoro si studiano le conseguenze finanziarie della distruzione di due stazioni da battaglia armate e operative dalle dimensioni della luna (‘Morte Nera’) in un periodo di 4 anni e lo scioglimento del governo galattico in Star Wars. L’enfasi di questo lavoro è quello di calibrare e simulare un modello del sistema bancario e finanziario all’interno della galassia. Lungo queste linee, abbiamo misurato il livello di rischio sistemico che potrebbe essere stato generato dalla morte dell’Imperatore Palpatine e la distruzione della seconda Morte Nera. Concludiamo spiegando quali risorse economiche l’Alleanza Ribelle avrebbe bisogno di avere come riserva, al fine di prevenire una crisi finanziaria che attanagli la galassia attraverso un piano di salvataggio bancario, ottimamente allocato”.

Nel suo studio Feinstein stima che per costruire la prima Morte Nera sarebbero necessari 193 quintilioni (compresi ricerca e sviluppo) usando come punto di riferimento il Progetto Manhattan, mentre per la seconda Morte Nera verrebbero spesi 226 quintilioni, per un totale di 419 quintillioni.

Viene concluso che l’Alleanza Ribelle dovrebbe preparare almeno il 15%, o ancora meglio almeno il 20% del GGP (Gross Galactic Product) per mitigare il rischio sistemico e l’improvviso e catastrofico collasso economico. Senza avere pronti questi fondi, l’economia della Galassia entrerebbe in una depressione economica di proporzioni astronomiche.
Stimando che l’economia galattica è di 4.6 sestilioni di dollari, il piano di salvataggio dovrebbe essere tra i 690 e 920 quintilioni. Pensare tutto questo si sarebbe potuto evitare con la chiusura della porta di scarico, delle dimensioni di un ratto, della prima Morte Nera.

Star Wars: Il risveglio della Forza approderà nei cinema americani il 18 dicembre 2015 e in Italia il 16 dicembre 2015, con la regia di J.J. Abrams, ambientato 30 anni dopo gli eventi di Episodio VI – Il ritorno dello Jedi.

Nel cast troveremo un gruppo di “volti nuovi” (John Boyega, Daisy Ridley, Adam Driver, Oscar Isaac, Andy Serkis, Domhnall Gleeson, Max von Sydow, Lupita Nyong’o), oltre ad alcuni personaggi storici quali Harrison Ford (Han Solo), Mark Hamill (Luke Skywalker), Anthony Daniels (C-3PO), Peter Mayhew (Chewbacca), Kenny Baker (R2-D2) e Carrie Fisher (Leila). QUI l’account Twitter italiano per rimanere aggiornati. #IlRisveglioDellaForza

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Fonti Washington University, Washington University in St. Louis foto David James