Screenweek dal Giappone
Nel 1981 Somai Shinji, uno dei registi giapponesi forse più misconosciuti fuori dal suo paese, dirigeva Sailor Suit and Machine Girl, un film che fin dal suo debutto nelle sale diventò un culto in patria, tanto per il suo stile ma molto di più per la capacità di mescolare serietà e farsa, studentesse di scuole superiori e yakuza, stili e generi diversi. Si tratta infatti di una sorta di presa in giro del tipico film di yakuza, una ragazzina finisce infatti per diventare il capo di una banda della malavita, ma è una presa in giro con venature fortemente anarcoidi e con una qualità visiva che ancora oggi sorprende. Proprio per questo il film rimane ancora oggi una piccola gemma, girato benissimo, i lunghi piani sequenza che spesso Somai crea sono magistrali così come alcune scene sono oramai diventate mitiche e parte dell’immaginario qui nell’arcipelago, come quella che da il titolo al film in cui la giovane protagonista entra in un ufficio yakuza con un mitragliatore.
Il film è tratto dall’omonimo romanzo di Akagawa Jiro ed ebbe così successo che nel 1982 se ne produsse una serie televisiva, poi replicata con una nuova versione per il piccolo schermo nel 2006. La notizia di alcuni giorni fa è che nel 2016 avremmo un nuovo lungometraggio che si intitolerà Sailor Suit and Machine Gun: Graduation una sorta di sequel dell’originale che debutterà nelle sale del Sol Levante il prossimo marzo. A dirigere questo nuovo film ci sarà Maeda Koji e ad interpretare la ragazzina con il mitragliatore Hashimoto Kanna, qui di seguito potete vedere il trailer del film :
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