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Need For Speed The Videogame: La Recensione

Pubblicato il 11 novembre 2015 di Fabrizio Tropeano

Da oltre 20 anni (il primo titolo della serie è datato 1994), Need For Speed di Electronic Arts accompagna i giocatori amanti dei racing di tutto il mondo. La serie nel corso di due decenni ha conosciuto molti cambiamenti per non dire vere e proprie rivoluzioni (si può dire che l’unico punto fisso è la presenza di vetture a 4 ruote…).

Negli ultimi anni, c’è stato un “avanti e indietro” fra mondo delle corse illegali clandestine notturne e le competizioni da simil campionato sportivo passando a titoli ibridi o con una componente narrativa più corposa.

La produzione numero 22 del brand ha perso ogni sottotitolo diventando così una sorta di reboot della serie anche se i contenuti del videogame disponibile su Xbox One (la versione da noi testata) e Playstation 4 (in primavera arriverà anche PC) hanno spinto molti a ribattezzarlo come il terzo capitolo di NFS Underground, probabilmente il filone più convincente ed amato dai fans.

Nella produzione firmata dal team svedese di Ghost Games infatti, ci troveremo a correre nelle notti di una metropoli americana per farci strada nel mondo del tuning e delle corse fino a raggiungere vere e proprie leggende (reali) dell’automobilismo come Akira Nakai, Magnus Walker e Ken Bloc. La nostra reputazione andrà a punti e ci saranno cinque filoni diversi in cui progredire e arrivare in tutte all’apice: Speed, Crew, Style, Tuning e Outlaw.

Per farlo avremo una intera città esplorabile liberamente, in cui sfidare altri giocatori in multiplayer on line, evitare di essere presi dalla polizia se verremo meno alle regole del codice della strada oppure proseguire nei tantissimi tipi di eventi proposti per una campagna in single player longeva al punto giusto e ricca di varietà.

Il tutto inoltre sarà inframezzato da sequenze girate con attori in carne ed ossa: una scelta da un certo punto di vista vintage (la tecnica veniva spesso adottata nella seconda metà degli anni ’90 con l’avvento del compact disc… sembra una vita fa!) ma linguaggio e stile sembrano invece avere come target di riferimento un pubblico adolescenziale, forse troppo adolescenziale…

Il gameplay si mantiene sulle tipiche coordinate dell’arcade pur chiedendo un impegno non indifferente per effettuare le derapate o mantenere il miglior stile di guida sul bagnato. Il tutto così è comunque ben fatto che NFS diventa quasi una dipendenza per chi ama i racing non simulativi ed anche soltanto la strada per raggiungere il luogo di partenza dell’evento diviene un divertimento.

Non mancherà ovviamente un garage dove acquistare nuove auto (ottimo il parco macchine composto da una cinquantina di vetture di varie epoche ma ci vorranno tanti soldini per acquistarle) e tutte le possibilità di tuning. Sotto il fronte della personalizzazione delle performance, niente da dire, siamo veramente su livelli eccellenti con un cambio delle prestazioni reali e che si rivelano essere fondamentali per la buona riuscita delle nostre imprese automobilistiche.

Un pò meno convincente, almeno per il momento (Ghost Games ha promesso tantissimi aggiornamenti gratuiti per lungo tempo) l’editor grafico delle vetture con ridotte possibilità di personalizzazioni, ridotta managevolezza, pochi elementi in fatto di adesivi e serigrafie.

Da un punto di vista grafico, Need For Speed risulta essere veramente gradevole agli occhi con bellissimi effetti visivi per la pioggia, l’illuminazione stradale e la ricchezza dei dettagli per vetture e costruzioni urbane. Nonostante poi i 30 frames al secondo (costanti in ogni situazione) c’è una buonissima sensazione di velocità, aspetto fondamentale per un racing ovviamente.

Dispiace invece dover segnalare una colonna sonora molto al di sotto dei precedenti titoli della serie: musica elettronica a volte non particolarmente ispirata ed un pò di indie-rock nell’insieme intrattengono bene il giocatore ma in passato ricordiamo soundtrack memorabili in particolari nei due capitoli precedenti di Underground.

Nell’insieme dunque, Need For Speed ci ha convinto negli aspetti più importanti come gameplay, realizzazione grafica e possibilità di gioco. Il mezzo punto che manca per arrivare ad un nove pieno è rappresentato dalle delusioni rappresentate dal tuning estetico e dall’accompagnamento musicale ma sarebbe veramente un peccato lasciarsi sfuggire uno dei migliori capitoli della serie per degli aspetti comunque seondari.

VOTO: 8.5