Bait, secondo episodio di Ash vs Evil Dead, prosegue le disavventure di Ash (Bruce Campbell) con la stessa vena folle e parossistica del pilot, senza risparmiarsi alcune soluzioni visive piuttosto audaci…
Attenzione: il seguente articolo contiene SPOILER
Ash (Bruce Campbell) e Pablo (Ray Santiago) devono correre dietro a Kelly (Dana DeLorenzo), che ha rubato il Necronomicon Ex Mortis per soccorrere suo padre, forse attaccato da un mostro con le sembianze della defunta moglie.
Mentre sono in viaggio, Ash e Pablo vengono aggrediti da un deadite che si era nascosto nella macchina, e che si è impossessato del corpo del loro datore di lavoro. Ash riesce a colpirlo con una bottiglia rotta, per poi fargli saltare la testa contro un’auto che viaggia nella direzione opposta. Raggiunta la casa di Kelly, scoprono però che non c’è nessun pericolo… o almeno così sembra. La madre (Mimi Rogers) sostiene di essere stata vittima di amnesia dopo un incidente d’auto, e di essere tornata per riprendere la sua vita normale. Ash e Pablo vengono invitati a cena, e il ragazzo gli confessa di aver mentito sul Necronomicon: è lui ad avere il libro, non Kelly; gli ha raccontato una bugia per convincerlo a seguire l’amica. Comunque, Ash non si fida della madre, e durante il pasto tiene a portata di mano sia il fucile sia la motosega. Comincia a interrogare la donna per smascherarla, e arriva persino a darle un pugno. A questo punto, lei si trasforma in mostro e uccide il padre di Kelly, poi attacca Ash e gli altri. Dopo una lotta piuttosto ardua, Pablo le conficca un coltello in testa, mentre Ash la decapita con la motosega. I due corpi vengono seppelliti, e Kelly brama vendetta contro la forza demoniaca che si è impossessata di sua madre e ha ucciso suo padre. Ora, però, i tre devono recarsi da un esperto di libri antichi per farsi tradurre il Necronomicon.
Nel frattempo, l’agente Amanda Fisher (Jill Marie Jones) scopre che Ash è collegato ai recenti omicidi, e risale al parcheggio per roulotte dove viveva. Dopo aver interrogato i suoi vicini, trova il biglietto da visita della libreria dell’occulto dove sono diretti i nostri eroi…
Still groovy!
Bait conferma che la presenza di Sam Raimi nel ruolo di produttore è sufficiente a garantire la qualità di Ash vs Evil Dead, anche quando il brillante cineasta non si occupa della regia. Certo, questo secondo episodio non ha la stessa ricercatezza formale del pilot, eppure il regista Michael J. Bassett (lo stesso di Solomon Kane e Silent Hill: Revelation) centra alcune soluzioni visive ben calibrate in rapporto allo “spirito” della serie, come l’inquadratura fissa sui movimenti del fucile di Ash o i repentini stacchi di montaggio che assecondano l’irruzione degli effetti sonori. Ma ciò che i fan ameranno di più – e che rende Ash vs Evil Dead una felice eccezione nel panorama televisivo – è il parossismo splatter dell’intera puntata, dove Ash e gli altri personaggi vengono ripetutamente travolti da una pioggia di sangue stilizzata e grottesca, ben consapevole dei meccanismi stranianti del disgusto nella sua accezione ludica. L’utilizzo di moltissimi effetti “pratici” (la CGI è ridotta al minimo) conferisce matericità e concretezza al gore, con un effetto piacevolmente nostalgico e molto incisivo.
Ancora una volta, l’umorismo nasce dalla natura paradossale del contesto, soprattutto quando Ash ostenta distacco e sicurezza davanti all’orrore o alla sua stessa idiozia («Non potevi dirmelo prima che facessi quelle maledette croci?» chiede a Kelly non appena scopre che i suoi genitori erano ebrei, dopo averli seppelliti in due tombe cristiane). In tal senso, la durata degli episodi è perfetta: l’horror e la comicità non vanno d’accordo con i tempi troppo dilatati, ma trenta minuti sono il lasso di tempo ideale per confezionare questo impasto splatterstick, imprimendo un ritmo scalpitante sia allo humor sia alle manifestazioni sanguinolente del gore.
Sul piano narrativo si tratta di un’estensione del pilot, anche perché la struttura dello show è fondamentalmente orizzontale, pur avvalendosi di alcune vicende circoscritte e autoconclusive che contribuiscono allo sviluppo della trama principale: la morte dei genitori di Kelly, ad esempio, le fornisce una motivazione personale per combattere i deadite, mentre Pablo affronta il suo battesimo del sangue (in senso letterale) e fa timidamente i primi passi come sterminatore di mostri. Dal canto suo, Bruce Campbell è il solito mattatore: affoga nel liquido ematico, irrompe in casa d’altri agitando la motosega, si siede a tavola col fucile a portata di mano, uccide i deadite con terrificanti giochi di parole e cita persino il suo leggendario mento. Una festa per i suoi fan, e non solo per loro.
La citazione: «Ash, so che mi hai detto che quando mi avrebbero colpito avrei saputo cosa fare… MA MI HANNO APPENA COLPITO E NON SO COSA FARE!»
Ho apprezzato: Il parossismo ironico e splatter di molte scene; l’interpretazione di Bruce Campbell; la focalizzazione sugli effetti “pratici”; la regia divertita e divertente di Michael J. Bassett.
Non ho apprezzato: Nulla da segnalare.
Potete scoprire, commentare e votare tutti gli episodi di Ash vs Evil Dead sul nostro Episode39 a questo LINK.
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