Grazie alla prima closed beta abbiamo provato negli ultimi giorni Overwatch, il titolo con cui Blizzard vuole entrare (e dominare, la software texana lo fa in tutti i generi in cui ha messo le mani…) nel mondo dei first person shooter a squadre e votate interamente (se si esclude l’allenamento personalizzabile con i bot) all’online.
Al momento sul videogame ci sono vari misteri: uscirà anche su Playstation 4 ed Xbox One oltre che su PC? Sarà un titolo Free-to-Play o avrà un prezzo iniziale di base ed anche le microtransazioni? E non meno importante, quando uscirà? A tutte queste domande purtroppo non sappiamo darvi una risposta, ma da quanto visto, Overwatch ha tutte le carte in regola per diventare un successo e di seguito cercheremo di spiegarne i motivi.
Il titolo di Blizzard, come già ampiamente detto, si configura come un first person shooter a squadre da 6. Nella beta era possibile provare due modalità (che crediamo nel gioco completo saranno molte di più), Conquista e Trasporto. La prima prevedeva che una squadra dovesse difendere una zona per un determinato tempo dagli attacchi degli avversari. Nella seconda invece uno dei due team deve trasportare un carico entro un determinato lasso di tempo e gli antagonisti devono fermarli o quanto meno rallentarli per non farli arrivare a destinazione.
Diciamolo subito: Overwatch non è affatto un titolo rivoluzionario, anzi, sembra andare dietro quelle che sono le caratteristiche strutturali dei concorrenti più di successo. Detto questo però, la differenza, e che differenza, la fanno i particolari. Incominciamo subito con il dire che il roster dei personaggi è veramente fenomenale sia da un punto di vista estetico, sia per la caratterizzazione che hanno all’interno del sistema di gioco. Ogni nostro alter ego (“switchabile” ad ogni inizio turno) è così peculiare nel modo di muoversi e combattere da farci pensare più ad un picchiaduro a duelli che ad uno shooter in prima persona.
Già in queste poche ore di esperienza sul campo, ci ha mostrato le potenzialità di questo alto grado di differenziazione ma sul medio-lungo termine questo garantisce un incredibile livello di profondità al gameplay che difficilmente possiamo immaginare in altri titoli simili. Plauso anche alle mappe di gioco, queste si veramente originali e ricche di trovate tanto da rendere l’esperienza di gioco veramente stimolante in ogni attimo.
Sotto il profilo visivo, Overwatch pensa prima di tutto alla fluidità dell’azione che a seconda delle potenzialità del proprio PC e alle opzioni grafiche selezionate sarà a 30 o a 60 frames al secondo in modo granitico già in questa beta. Un’ottima soluzione anche per parificare l’esperienza online senza comunque sacrificare l’estetica, un buon mix di stile cartoon-manga futuristico per certi versi simile a quello di un altro prodotto recente Blizzard, Heroes of The Storm.
Overwatch ci ha convinto in questa prima prova, vuoi per un ritmo di gioco indiavolato e coinvolgente, vuoi per l’importanza che ricopre il gioco di squadra tanto che per la prima volta, Blizzard ha deciso di inserire una chat vocale oltre ad una serie di hot keys per comunicare rapidamente con i nostri compagni. Ovviamente è ancora presto per trarre delle conclusioni definitive ma se il buongiorno si vede dal mattino, Blizzard è sicuramente partita con il piede giusto.