Nonostante il trascorrere degli anni, Dragon Ball continua ad appassionare giovani e meno giovani, incollati alla tv per seguire le gesta di Goku e compagni o a leggere il manga, senza dimenticare che le trasposizioni videoludiche sembrano condividere lo stesso successo, anche se la qualità delle produzioni di Bandai Namco è stata altalenante.
Per Dragon Ball Z Extreme Butoden, disponibile in esclusiva su Nintendo 3DS, il publisher nipponico ha richiamato Arc System Works, un team apprezzatissimo dagli amanti dei picchiaduro bidimensionali tipicamente old school, grazie a serie come BlazBlue, Guilty Gear ed Arcana Heart oltre ad essersi già occupato del manga di Akira Toriyama con i due capitoli di Super Sonic Warriors usciti qualche anno su DS.
I lottatori disponibili nel roster sono ventiquattro e provengono da un pò tutte le varie serie di Dragon Ball compresa la recentissima Dragon Ball Super a cui si devono sommare i vari “assistenti Z” (oltre centro) che in pratica rappresentano le mosse speciali personalizzabili dei vari combattenti.
Sono poi disponibili versioni differenti degli stessi personaggi (troviamo Goku ad esempio in versione standard ma anche in forma Super Saiyan, Super Saiyan God ed infine Super Saiyan God Super Saiyan): anche se graficamente le differenze sono minime, lo stile di combattimento invece è unico per ogni combattente, rendendo così intrigante la conoscenza di combo e mosse a disposizione.
Se pur i programmatori abbiano deciso di semplificare le loro tipiche dinamiche ludiche, rendendo identici i comandi per ogni personaggio, sarà poi fondamentale capire quali siano le migliori strategie da utilizzare per ogni lottatore più o meno incline a combattere in mischia, da lontano, in volo e così via. Il sistema di schivate, super mosse e risposta dei controlli sono di qualità elevatissima confermando gli standard di Arc System Works.
Riguardo le modalità di gioco, quelle principali sono tre: Storia Z ripropone gli scontri più famosi della saga ed una volta completata, avremo modo di sbloccare Broly. Avventura invece propone una storia alternativa dove Goku è alla ricerca delle Sfere del Drago Supremo in universi paralleli.
Infine il Torneo Mondiale è il tipico Arcade Mode con avversari sempre più tosti e difficili da affrontare con la ricompensa finale rappresentata dalla possibilità di sbloccare Bills, il dio della distruzione. Totalmente assente invece la componente online ed è un peccato visto che i picchiaduro si prestano perfettamente al multiplayer competitivo, limitato all’offline tramite la connessione tra due console in wi-fi locale.
Da un punto di vista grafico, la scelta delle due dimensioni ha consentito ai programmatori di curare in modo veramente convincenti i personaggi e le loro animazioni. Peccato per qualche calo nel frame rate nei momenti più caotici. Vi consigliamo di escludere la visione 3D per abbassare in modo sostanzioso tale criticità. Piacevolissimo il sonoro, in perfetta continuità con quanto si sente nella serie TV ed in empatia con l’azione su schermo.
Arrivando alle conclusioni, Dragon Ball Z Extreme Butoden è probabilmente uno dei migliori videogames della serie di Akira Toriyama tanto da farci desiderare una versione per console casalinghe con inclusa la componente online, unico difetto vistoso di un titolo che comunque ci sentiamo di consigliare senza esitazioni ai fan di picchiaduro e di Goku.
VOTO: 8