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Da L’Ultima Casa a Sinistra a Scream, un ricordo di Wes Craven in 5 film

Pubblicato il 31 agosto 2015 di Filippo Magnifico

Addio a Wes Craven, regista di Nightmare e Scream

Non c’è bisogno di essere fan sfegatati di Wes Craven per rendersi conto di quanto sia stato importante il suo contributo al cosiddetto cinema di genere. La sua carriera è stata altalenante, è vero, ed ha alternato grandi capolavori come Nightmare – Dal Profondo della Notte e Il serpente e L’Arcobaleno ad altri titoli decisamente meno riusciti come Le colline hanno gli occhi II e Vampiro a Brooklyn. Essere fan di un regista vuol dire anche riconoscere i suoi passi falsi ma non siamo qui per parlare di questo. Cerchiamo piuttosto di ricordare tutto ciò di buono che ha fatto da quando, quasi per caso, dopo una laurea in lettere e filosofia, si è ritrovato nel mondo della settima arte. Ecco, quindi, cinque titoli che contraddistinguono alle perfezione l’universo cinematografico di Wes Craven:

L’ULTIMA CASA A SINISTRA (1972)

L’esordio cinematografico di Wes Cravens si può benissimo definire “un pugno nello stomaco “. L’Ultima Casa a Sinistra è un film controverso, amato e odiato dallo stesso regista ma fondamentale perché ha contribuito a lanciare il genere conosciuto come “Rape and Revenge”, che ha trovato la sua estrema consacrazione successivamente con il meno teorico e autoriale Non violentate Jennifer.

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LE COLLINE HANNO GLI OCCHI (1977)

Prendendo come punto riferimento più o meno diretto Non Aprite quella Porta, Wes Craven ha realizzato una variazione sul tema che riprende alcuni punti fondamentali del suo primo lungometraggio, rendendoli ancora più grezzi, selvaggi. Ancora una volta è la famiglia il punto centrale della vicenda, contrapposta ad un universo speculare ed estremamente violento.

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NIGHTMARE – DAL PROFONDO DELLA NOTTE (1984)

Il film che ha catapultato definitivamente Wes Craven nell’olimpo dei registi horror, lanciando una delle principali icone del genere e dando vita ad una saga che comprende 8 film, un crossover (Freddy vs. Jason) e un dimenticabile remake del 2010. Freddy Krueger (magistralmente interpretato da Robert Englund) e il suo letale guanto artigliato sono entrati a far parte della leggenda, modificando il concetto di Slasher e inserendolo in una dimensione ambigua e affascinante: il sogno. Nel 1989 Wes Craven aveva cercato di ripetere il miracolo con Sotto Shock, dando vita ad una possibile nuova icona horror (Horace Pinker) ma nemmeno lui è riuscito a doppiare una formula così perfetta.

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IL SERPENTE E L’ARCOBALENO (1988)

Forse il film più riuscito di Wes Craven, sicuramente uno dei più sottovalutati e troppo spesso messi in secondo piano. In un epoca, gli anni ’80, in cui gli zombie avevano trovato una “nuova vita” grazie a nomi come George Romero, Craven guarda ai grandi classici del genere, alle avventure in stile Indiana Jones e alle oscure maledizioni del voodoo, dando vita ad un’opera impeccabile dal punto di vista registico e densa di metafore sociali.

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LA CASA NERA (1991)

Altro titolo troppo spesso ignorato, che riprende alcuni temi cari del genere gotico, aggiornandoli e proponendoci una versione terrena e densa di umorismo nero delle storie di case maledette.

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MENZIONE SPECIALE: Scream (1996)

Non poteva certo mancare un riferimento a Scream, il più teorico tra i film diretti da Wes Craven, che gioca con i canoni tipici del cinema horror (soprattutto il filone Slasher) proponendoci una storia dove realtà e finzione si fondono in un connubio particolarmente riuscito, a tal punto da dar vita a ben tre sequel.

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