Ventotto anni dopo l’uscita di Tron (1982), la Disney ha provato a rilanciare la franchise con un seguito Tron: Legacy (2010) e una serie animata TRON: Uprising (2012/13). Il progetto multimediale non ha avuto un successo eclatante, nonostante tutto la Disney ha lavorato per diversi anni a un secondo sequel, Tron 3, che è stato recentemente cancellato.
Uno degli attori chiave della franchise, Bruce Boxleitner l’interprete di Alan Bradley e di Tron e grande sostenitore della franchise in tutti questi anni ha confessato a /Film durante il press tour estivo della Television Critics Association di aver definitivamente chiuso con il mondo di Tron e di non esser interessato a una possibile realizzazione di Tron 3.
“Non me ne importa più. Ho chiuso. Odio dirlo ma è stato troppo instabile per me. Preferirei non andare avanti. Non voglio più ripetere la mia carriera. E’ come se ‘Facciamo un reboot di Top secret (la serie tv Scarecrow and Mrs. King, ndr)’, no non sono interessato. O di Babylon 5“.
Possiamo capire i sentimenti di Boxleitner che oltre ai progetti precedentemente nominati, ha anche prestato la sua voce in diversi videogioci: TRON 2.0 (2003), a Tron 2.0: Killer App (2004), Kingdom Hearts II (2005, la voce di Tron), Kingdom Hearts II: Final Mix+ (2007), Tron: Evolution (2010), Tron: Evolution – Battle Grids (2010) e ha addirittura interpretato il cortometraggio Tron: The Next Day (2011). La sua volontà di andare avanti è più che comprensibile.
“Mi si spezza il cuore, ma capisco che i tempi passano. Non è più una priorità per la Disney. La serie animata [aveva] un sacco di promesse, ma non sono andati avanti nemmeno con quella. Non credo che vogliano farlo più. Ora hanno Star Wars. Hanno la Marvel. Legacy ha avuto successo. Non sono sicuro che in realtà abbiano ancora molto interesse. Odio dirlo perché penso che ci sia ancora molto da fare“.
Tron: Legacy ha incassato 172 milioni in usa e altre 228 all’estero, con un budget di 170 milioni. Definirlo un successo è un po’ ottimistico. Boxleitner ha poi parlato del cambio di rotta dello studio:
“Ho sempre guardato avanti, ma ho pensato che TRON fosse l’unica cosa che poteva continuare ad andare avanti, perché lo stiamo vivendo. Non si tratta di tornare indietro e di rivisitarlo, cercando di rifare l’originale come stanno facendo tutti quanti. Tutto è un reboot, un reboot, un reboot. Ovviamente c’entran delle politiche ma so che erano massicciamente in pre-produzione. So che le opzioni per Olivia [Wilde] e Garrett [Hedlund] erano state prese. Questo era tutto di pubblico dominio, [riportato dal] The Hollywood Reporter.
Ho la sensazione vogliono giocare sul sicuro con la loro vecchio [formula]. Voglio dire, Tim Burton sta facendo Dumbo. Faranno dei live-action dei loro vecchi classici animati. A quanto pare, è stato un successo. Hanno anche Star Wars. Non dobbiamo trascurare che, hanno anche la Marvel.
Forse hanno avuto la sensazione di avere abbastanza fantascienza. Eravamo gli unici a fare fantascienza. Star Wars è fantasia, spada e magia, fantasia con delle navicelle spaziali. Marvel è fumetti sui supereroi. Star Wars, sì è fantascienza. Ci sono anche elementi di fantasia, ma la Marvel no, sono fumetti. Non è proprio fantascienza. Non è un pensiero fantascientifico. Forse hanno deciso che non vogliono fare la fantascienza“.
Quando è stato cancellato Tron 3, si è speculato che l’insuccesso di Tomorrowland (92 milioni usa, 111 all’estero su un budget di 190), potesse aver influito questa scelta. Ma per Boxleitner è l’incontrario, sono stati i successi dello studio a decretare la sua cancellazione.
“Non pretendo di conoscere il motivo. Non posso credere ad alcuni falsi motivi. Cosa avrebbe a che fare il film di George Clooney? E’ stato accusato per [la cancellazione]. Penso che Maleficent e tutti questi altri film siano andati così bene per loro, che andranno avanti con quelli. Per me, penso sia ora di andare avanti. Non rispondo più a queste cose su Twitter, i fan sono venuti tutti da me ‘Che cosa farai?’ Non posso fare niente, sono solo un attore“.
Anche se ‘diamo la colpa’ a dei film che hanno avuto successo o che sono andati male al botteghino, alla fine la situazione non cambia. La Disney ha preso la sua decisione, ha deciso di chiudere i rubinetti a una delle sue proprietà per sviluppare altri progetti legati alla Marvel, Guerre Stellari e alle favole classiche.
Da fan di vecchia data della franchise posso capire e condivido l’amarezza di Boxleitner, a questo punto non ci resta che seguire il suo esempio e chiudere la nostra pagina su Tron, e andare avanti.
Fonte /Film