Screenweek dal Giappone
Questa volta i numeri ci dicono molto, indicano una progressione nella carriera di Hosoda Mamoru, la costruzione di un suo stile e storytelling originale e, quel che più conta per la produzione, di un solido seguito di pubblico che è andato via via crescendo. Se infatti nel 2012 quel capolavoro che è The Wolf Children debuttava con un incasso nel fine settimana di circa 3 milioni di dollari ed un totale di 35, al suo debutto nelle sale giapponesi, The Boy and the Beast (Bakemono no ko) in un solo week end di milioni ne ha incassati 5,4. Le ragioni del successo sono come sempre multiple, prima di tutto una capacità di creare storie che ha pochi eguali in Giappone al momento, il soggetto di questo film è frutto della fantasia di Hosoda stesso, e poi un seguito che il regista si è costruito nel tempo, soprattutto con gli ultimi due film. Ma anche il creare una serie di lavori con un target molto ampio, le sue sono animazioni che piacciono all’appassionato di anime ma anche alle famiglie, inoltre non bisogna dimenticare l’ottimo marketing che ha preceduto l’uscita del film, su tutto la collaborazione per una pubblicità di una popolare bevanda (video sotto) e non da ultimo anche la novelizzazione del film che, come già accaduto per i suoi due film precedenti, si trova in bella vista in moltissime librerie dell’arcipelago.
La carriera di Hosoda è cominciata prima alla Toei Animation e alla Madhouse, per poi spostarsi nella realizzare un lungometraggio dedicato a One Piece e, nei primi anni duemila, fu anche scelto per dirigire Il castello errante di Howl, progetto che però abbandonò per dissidi interni con lo Studio Ghibli. Nel 2006 realizzò The Girl Who Leaps Through Time, da un popolare romanzo di Tsutsui Yasutaka, ma è con Summer Wars prima e soprattutto con The Wolf Children poi che Hosoda ottiene il riconoscimento di critica e di pubblico e l’attenzione internazionale. Ora i risultati dello scorso fine settimana ci dicono che questo film del regista di Toyama ha incassato di più che non When Marnie Was There, l’ultimo film, per ora, uscito dallo Studio Ghibli, ognuno tragga le conclusioni che vuole.
Come si diceva, al secondo posto troviamo Terminator: Genysis che tutto sommato con un incasso di poco più di 4 milioni di dollari si comporta abbastanza bene, anche grazie alla visita di Arnold Schwarzenegger nell’arcipelago la settimana scorsa. Scivola al terzo posto Avengers: Age of Ultron, primo la settimana scorsa che totalizza così 13 milioni di incasso, intanto questo sabato sarà il turno di Inside Out.