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Rory McIlroy PGA Tour: La Recensione per PS4 e Xbox One

Pubblicato il 19 luglio 2015 di Fabrizio Tropeano

Sin dai tempi videoludici più remoti, il Golf è stato sempre uno sport che ci ha regalato dei bei titoli videoludici. Da Hole in One su MSX a Leaderboard su C64, gran parte della comunità dei gamers attuali sopra i 30 anni, ha giocato almeno con un simulatore di questo sport che invece nel mondo reale non è proprio per tutti visti i costi piuttosto elevati (anche se le cose stanno rapidamente cambiando…).

Tiger Woods di Electronic Arts invece è diventato l’appuntamento fisso (e quasi sempre unico, Everybody’s Golf escluso…) degli ultimi anni per gli appassionati golfisti. EA Sports per il debutto di PGA Tour su console next generation ha deciso di cambiare il suo testimonial (anche a causa dei vari scandali che l’hanno coinvolto…) ed affidarsi alla nuova stella del green: l’irlandese Rory McIlroy che nonostante la giovane età, ha già vinto le competizioni più importanti al mondo.

La prima grande novità della serie riguarda il sistema di controllo: Rory McIlroy PGA Tour ci darà modo infatti di scegliere il nostro preferito tra una rosa di 3. Si va dal più semplice, l’arcade, al Pro che richiede un’abilità ed una precisione molto elevata, passando per quello intermedio che ovviamente risulta equidistante dai due appena esposti.

Al di là delle proprie abilità, i tre sistemi di controllo possono anche essere un modo per approcciare in modo diverso il green da parte dello stesso giocatore che potrà partire con il più semplice ed avvicinarsi al Pro quando si riterrà pronto per il gran salto dopo essere passato per l’intermedio.

Passando alle modalità di gioco, torna anche su next gen Pro Golfer, la tipica carriera da vivere con un proprio alter ego personalizzato. A tal proposito, va detto che da un punto di vista estetico, le possibilità sono esigue e deludenti ma dall’altra parte, ci è molto piaciuta la possibilità di poter scegliere tra alcuni configurazioni di punti deboli e punti di forza del nostro golfista come se fossimo in un gioco di ruolo.

Sempre come in un gioco di ruolo, alla fine di ogni giornata di attività, sarà possibile acquistare nuove attrezzature e migliorare i parametri base. L’upgrade del personaggio è veramente fondamentale ed inizialmente faticheremo non poco ad arrivare alla fine di un percorso con un risultato da incubo tanto che vi consigliamo, nonostante inizialmente ci sia un lungo e completo tutorial, di passare a questa modalità (che risulta essere anche la più corposa) soltanto dopo averne provato altre meno impegnative.

Tra queste c’è la possibilità di gareggiare su 11 percorsi (otto su licenza, tre di fantasia ed altri in arrivo come DLC) con i golfisti più forti del mondo tra cui ovviamente McIlroy ed anche l’italianissimo Francesco Molinari. Non manca poi qualche altra variazione sul tema come una modalità a sfide chiamato Night Club che vira in direzione di un prodotto meno simulativo tanto che saranno presenti vari power up ed effetti visivi molto particolari ma poco realistici. Immancabile una componente online per sfide testa a testa oppure per partecipare ad un torneo.

Passando all’aspetto visivo, Rory McIlroy PGA Tour viene mosso dal motore grafico Frostbite 3 che garantisce un’ottima fisica, modelli dei golfisti straordinari così come le loro animazioni. Ci saremmo aspettati qualcosa in più in fatto di dettaglio delle ambientazioni e lascia veramente perplessi l’assenza degli effetti atmosferici.

Il sonoro è composto dalla telecronaca (in inglese così come tutti i testi a schermo), dagli effetti sonori e dalle reazioni del pubblico ai nostri tiri. Da questo ultimo punto di vista i programmatori sono riusciti a creare così tanti tipi di “feedback” e così realisitici ai nostri tiri, qualunque sia la loro qualità (pessimi, eccellenti, intermedi) tanto da averli trovati fra le migliori reazioni di un pubblico all’interno di un videogame sportivo.

In conclusione quindi la rinascita del golf di EA Sports è da consigliare a chi ha sempre amato giocare sui green virtuali e vuole continuare a farlo su Playstation 4 (la versione da noi testata) ed Xbox One anche se non mancano i margini di sviluppi per una nuova edizione del titolo ancora più convincente sotto vari aspetti.

VOTO: 7.5