Inside Out è un capolavoro, e su questo non ci sono dubbi: Pete Docter e la Pixar ci hanno regalato un film vasto, complesso, antiretorico ed esilarante che sta già facendo la storia dell’animazione digitale, ma anche del cinema americano recente. Di fatto, è l’unico candidato serio ai prossimi Oscar, ed è probabile – come sostiene Deadline – che riceva una candidatura come Miglior Film, oltre che per il Miglior Lungometraggio d’Animazione (che vincerà di diritto, possiamo starne certi).
La categoria per il Miglior Film, di contro, è più ostica per il cinema d’animazione. Nel 1991, La Bella e la Bestia ricevette la nomination quando il gruppo dei candidati era ancora ristretto a cinque film (e non esisteva il premio per il Miglior Lungometraggio Animato), mentre due capolavori Pixar come Up (sempre di Pete Docter) e Toy Story 3 furono candidati nel 2010 e 2011, perdendo rispettivamente contro The Hurt Locker e Il discorso del Re. Purtroppo, l’Academy tende a ghettizzare il cinema d’animazione nella sua categoria specifica, e finora soltanto alcuni premi (come quelli per le musiche) sono stati assegnati a un lungometraggio animato fuori dal suo “recinto”. Già all’epoca di Up e Toy Story 3, la Pixar non nascose di sperare in una vittoria nella categoria per la Miglior Sceneggiatura Originale, che rappresenterebbe un grandissimo risultato per un film d’animazione: significherebbe “battere” il cinema in live-action sul campo creativo per eccellenza, quello dell’invenzione di storie (peraltro nuove e originali, che a Hollywood latitano). Potrebbe accadere con Inside Out? Non è da escludere, e sicuramente una nomination se la meriterebbe anche in questa categoria.
D’altra parte, Deadline sottolinea che nella prima metà del 2015 non sono usciti altri candidati “forti” per il Miglior Film, e raramente una pellicola distribuita nella prima parte dell’anno riesce a vincere il premio: nell’ultimo quarto di secolo, le uniche eccezioni sono state Il silenzio degli innocenti (che uscì addirittura a San Valentino), Braveheart, Il gladiatore, Crash e lo stesso The Hurt Locker. Altri film distribuiti nei mesi scorsi possono concorrere in altre sezioni (Mad Max: Fury Road per Regia, Fotografia e forse gli attori, Me and Earl and the Dying Girl per la Sceneggiatura Non Originale, Jurassic World per gli Effetti Visivi e Sonori, Cenerentola per i Costumi e le Scenografie, Love and Mercy per gli attori, Fast & Furious 7 per la Canzone), ma è improbabile – e per alcuni impossibile – che ricevano la nomination come Miglior Film. I pezzi grossi arriveranno a partire da settembre, e includono film come Bridge of Spies, In the Heart of the Sea, Steve Jobs, The Walk, Black Mass e The Hateful Eight. Ma per il momento, tra i film usciti quest’anno, l’unico vero fuoriclasse per i prossimi Oscar rimane Inside Out.
Inside Out uscirà nelle sale italiane il prossimo 16 settembre. Troverete altre informazioni sulla pagina facebook ufficiale.
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