Due avvertenze prima di cominciare con la recensione vera e propria. Nei paragrafi che seguono non è presente alcuna anticipazione sulla trama del videogame quindi anche coloro che ancora non hanno giocato a Batman Arkham Knight possono proseguire tranquillamente.
Inoltre la recensione che segue è riferita alle versioni Playstation 4 (quella da noi testata) ed Xbox One. Quella PC, a causa di gravi problemi tecnici è stata al momento tolta dal mercato. Speriamo di poterne tornare a parlare quando sarà finalmente stabile e convincente…
Partiamo dalla fine. Da quel numero a due cifre: voto 10. Mai come in questa occasione chi sta scrivendo questa recensione è convinto e senza tentennamenti nel dare a Batman Arkham Knight il massimo dei voti. Troppo superiore in OGNI aspetto a qualsiasi altro videogame uscito in precedenza, troppo meravigliosa la lunga esperienza che definire di gioco sarebbe riduttivo, troppo il gap messo da Rocksteady anche con un certo Grand Theft Auto 5 da un punto di vista del gameplay in un free roaming per avere alcun dubbio sulla votazione.
Messo in chiaro questo, per analizzare la produzione di Warner Bros, è utile prendere in considerazione i due aspetti portanti di Batman Arkham Knight, sapientemente mescolati nelle circa 20 ore necessarie per concludere al 100% il videogame.Da una parte infatti abbiamo quella che probabilmente è la migliore trama mai inserita all’interno di un videogame.
Emotiva, geniale, profonda, originale sono i termini che meglio descrivono un intreccio ricco di colpi di scena dalle prime ore di gioco fino all’agognato finale. Mai scontata, mai banale, studiata fino al minimo dettaglio per essere apprezzata da chiunque, senza per forza dover essere fan dell’uomo pipistrello (questi ultimi ovviamente gradiranno ancora di più tutte le citazioni e tutte le sfumature presenti).
Non meno convincente è il gameplay di BAK. Partendo dalle eccellenti basi dei precedenti Batman Arkham, un mix di action, picchiaduro ed adventure in grado di proporre un’esperienza di gioco straordinaria e al servizio delle caratteristiche peculiari di un personaggio come il Cavaliere Oscuro, la grande novità del primo capitolo destinato a PS4 ed Xbox One è stata la Bat Mobile.
Inizialmente bisogna prendere le misure ai comandi particolari del mezzo meccanico capace di trasformarsi con un click da simil auto a simil carro armato ma presa questa minima dimestichezza, sarà estasiante girare per le strade di Gotham pullulante di criminali di vario ordine e grado. Non si era mai visto un sandbox (o free roaming che dir si voglia) così convincente anche nell’utilizzo dei mezzi a motore, regalandoci una precisione nei comandi degni di un racing “puro”.
Oltre alla rivoluzione copernicana della Bat Mobile (che spesso è protagonista anche di vari enigmi da risolvere), Rocksteady ha inserito altre modifiche relativamente minori ma apprezzabilissimi come alcune scazzottate da affrontare in team con un alleato di Batman come Robin e Nightwing. In realtà la novità è principalmente estetica ma vi assicuriamo che la resa è veramente estasiante.
Anche il level design è stato variegato al punto giusto da non risultare mai eccessivamente reiterato con variazioni sul tema che arrivano sempre al punto giusto, che si tratti della storia principale o delle varie “sidequest” che risultano sempre di altissimo livello.
Fino a questo momento abbiamo principalmente parlato di sostanza ma in campo videoludico, per avere un capolavoro tra le mani, deve esserci parimente una forma all’altezza. Anche da questo punto di vista il team britannico non delude affatto: l’aspetto meramente tecnico è rappresentato da un frame rato inchiodato a 30fps, una risoluzione a 1080p, una qualità elevatissima di effetti luce, meteo, ed una cura nella realizzazione di personaggi e ambientazioni che non conosce sbavature di sorta e che si pone all’apice di quanto visto fino ad oggi in questa generazione di console. Qualcuno potrebbe obiettare sulla caratterizzazione fumettistica e meno realistica di altre produzioni ma stiamo parlando… di Batman!
Lo stesso si può dire della colonna sonora, non solo in perfetta empatia con l’azione su schermo ma ricca di composizioni sinfoniche struggenti e qualitativamente degne di un lungometraggio cinematografico dell’Uomo Pipistrello. La localizzazione in italiano, tranne qualche piccola sbavatura, è tra le migliori mai ascoltate in un videogame.
Volendo trovare i classici peli nell’uovo, Marco Balzarotti è a suo agio interpretando Batman ma ha tipiche dinamiche interpretative più da cartoon che da film, mentre sono molto cinematografiche (e più apprezzabili secondo l’opinione di chi vi sta scrivendo) le interpretazioni di alcuni dei principali villain del gioco. Altro aspetto un po’ disturbante sono i caricamenti non proprio immediati quando ci si trova ad affrontare nuovamente un ostacolo causa morte di Batman (e qui si riconfermano i simpatici siparietti dei nostri avversari prima di riprendere a giocare) ma sono cose così minimali di fronte all’incredibile e memorabile esperienza di Batman Arkham Knight che, una volta completato, il vostro unico pensiero sarà di scoprire quanto prima dell’uscita di nuovi contenuti aggiuntivi per tornare a Gotham.
VOTO: 10