Il declino e la morte dell’animazione giapponese è inevitabile, il picco è già passato, dopo il collasso ci sarà probabilmente una nuova rinascita
questo avrebbe affermato Anno Hideaki in un’intervista rilasciata all’agenzia giornalistica russa agency RIA Novosyi qualche guorno fa. Sai che novità, verrebbe da dire. Con tutto il rispetto che proviamo per il regista e disegnatore giapponese, probabilmente le sfumature ed il tono delle parole si sono persi nell’intervista, perchè le sue dichiarazioni sembrano quasi una tautologia, niente dura in eterno e l’arte, così come la vita, conosce i suoi cicli. Più interessanti le sue parole quando afferma che
Non penso che l’animazione per sé svanirà ma probabilmente le condizioni che hanno permesso la creazione di opere interessanti non ci saranno più (in Giappone)
Il Giappone non sarà più il centro dell’animazione mondiale, altri paesi asiatici hanno le possibilità finanziarie per produrre sempre più animazione per il proprio pubblico. Forse fra 5 anni Taiwan sarà al centro”.
Riflessioni dovute certamente al suo ultimo viaggio a Taipei dove ha potuto toccare con mano la situazione artistica (e anche demografica) dell’isola ed in parte anche all’abbandono delle scene dell’amico Miyazaki e dello stato di “morte sospesa” in cui versa lo Studio Ghibli.
Ma la parte in cui Anno entra più nel dettaglio è forse quando il disegnatore giapponese parla della necessità per l’animazione del suo paese di essere più flessibile verso i nuovi mezzi e tecniche come la computer graphic ad esempio. Qui il punto toccato è più nevralgico e specifico, innestando delle potenziali e stimolanti riflessioni sulle forme che l’animazione (giapponese e non solo) dovrebbe o meno seguire, un discorso che allo stesso tempo non può prescindere dalla mappa geopolitica mondiale, da cui derivano inevitabilmente le condizioni produttive che stanno alla base del lavoro artistico su grande scala.
A margine di queste dichiarazioni ricordiamo che Anno in questo 2015 dovrebbe far uscire l’ultimo capitolo della sua tetralogia, Rebuild of Evangelion, verso autunno o inverno e che per il prossimo anno è previsto il nuovo lungometraggio di Godzilla targato Toho, il reboot che lo stesso Anno dirigerà con l’amico Higuchi Shinji, regista a sua volta del live-action L’attacco dei giganti.
(fonte: kotaku.com)