Starship Troopers è probabilmente uno dei film più sottovalutati degli anni Novanta, almeno per quanto riguarda l’accoglienza critica che ricevette all’epoca della sua uscita, nel 1997. Il grande Paul Verhoeven adattò il romanzo omonimo di Robert A. Heinlein per trarne un’acuta satira del militarismo americano, dove la propaganda assume toni grotteschi e xenofobi, mentre i soldati di fanteria sono soltanto carne da macello; il tutto arricchito da un parossismo splatter che rispecchia in pieno la poetica del regista. Questo approccio non gli giovò sul piano commerciale: il film incassò 121 milioni di dollari a fronte di un budget pari a 100 milioni, e i suoi sequel furono prodotti solo per il mercato casalingo.
Ebbene, da anni di parla di un remake di Starship Troopers, ma ora Neal H. Moritz rivela che il progetto potrebbe trasformarsi in una serie televisiva. Il produttore ne ha parlato con Hitfix durante il CinemaCon, dove ha presentato Piccoli brividi.
Ci stiamo lavorando. In realtà, abbiamo parlato di realizzarlo come un film o come una serie televisiva. Quindi vedremo.
La pratica di trasporre i lungometraggi in formato televisivo è ormai molto diffusa, e non c’è dubbio che alcuni network come HBO, AMC o Showtime (per non parlare di Netflix) sarebbero in grado di rispettare la carica satirica di Starship Troopers… ma, considerando gli esiti commerciali del film, non è da escludere che la produzione voglia soltanto confezionare uno spettacolo di battaglie ed effetti speciali, senza curarsi della satira. Vi terremo aggiornati.
Ambientato nel XXIII secolo, Starship Troopers racconta la storia di Rico, un ragazzo che si arruola nella fanteria spaziale per combattere una violentissima guerra contro gli Aracnidi, enormi alieni aracnoidi o insettoidi che cercano di colonizzare la Terra attraverso il lancio di meteoriti, uno dei quali stermina la famiglia del protagonista.
Fonte: Collider