Quella casa nel bosco è sicuramente uno degli horror più brillanti degli ultimi anni, e non sorprende che sia nato dalle menti di Drew Goddard (regista, co-sceneggiatore) e Joss Whedon (co-sceneggiatore), ex autori di Buffy che hanno poi dimostrato il loro talento in svariati progetti hollywoodiani: Whedon come sceneggiatore e regista dei due Avengers, Goddard come sceneggiatore di Cloverfield e creatore di Daredevil, di cui ha scritto i primi due (splendidi) episodi.
Ora, però, lo scrittore Peter Gallagher sostiene che i due cineasti abbiano plagiato un suo romanzo del 2006, The Little White Trip: A Night In the Pines, e sta facendo causa a entrambi (insieme alla Lionsgate e alla Mutant Enemy) per violazione del copyright, chiedendo dieci milioni di dollari come risarcimento. Le assonanze risiederebbero nella caratterizzazione dei personaggi e in alcuni dettagli della storia: i protagonisti del romanzo sono tre uomini e una donna, e le donne sono la bionda Julie e la timida Dura, che ricorderebbero – anche nei nomi – i personaggi di Jules (Anne Hutchison) e Dana (Kristen Connolly) nel film. Inoltre, la trama del romanzo ruota attorno a una misteriosa squadra di operatori che compie esperimenti sui protagonisti, lasciando strani oggetti nella loro capanna e osservandoli attraverso le telecamere nascoste.
Quest’ultimo elemento, in effetti, è molto simile, anche se Whedon e Goddard lo hanno utilizzato per decostruire i cliché del cinema horror, immaginando la struttura segreta che si nasconde dietro agli archetipi dell’orrore. Le assonanze nei personaggi, però, non soprendono più di tanto: la figura della “bionda” (quindi esuberante, lasciva, seducente) e quella della “timida” (quindi pacata, riflessiva, sensibile) fanno parte esse stesse dell’iconografia horror, e sono state ripetute innumerevoli volte. Inoltre, desta qualche dubbio il tempismo dello scrittore: Quella casa nel bosco è uscito nel 2012, e guarda caso tali accuse emergono proprio ora che, con il debutto nelle sale di Avengers: Age of Ultron, Joss Whedon acquisisce una visibilità enorme, insieme a tutto ciò che lo riguarda.
Curiosamente, Gallagher sostiene anche di aver pubblicato il romanzo per proprio conto, e di averlo venduto sui marciapiedi di Venice Beach e della Santa Monica’s Third Street Promenade, proprio vicino agli uffici dei due accusati. Possibile che Whedon e Goddard siano entrati in possesso del libro, e ne abbiano saccheggiato alcune idee? Non si può escludere nulla, ma bisogna ricordare che, in passato, i due cineasti hanno già dimostrato la ricchezza e l’originalità delle loro idee. E poi, come diceva Zuckerberg in The Social Network: «Uno che crea una bella sedia non deve dei soldi a chiunque abbia mai creato una sedia».
Fonte: Collider