Out of Time, 15° episodio di The Flash, è una cavalcata travolgente e ricca di sorprese, che ci proietta fino a un epilogo inaspettato…
Attenzione: il seguente articolo contiene SPOILER
Mark Mardon (Liam McIntyre) torna a Central City per vendicare suo fratello Clyde, ucciso da Joe (Jesse L. Martin) sei mesi prima. Anche Mark ha il potere di controllare i fenomeni atmosferici, ma è più potente e preciso del fratello.
Intanto, Barry (Grant Gustin) va al bowling con Linda (Malese Jow), dove incontrano Iris (Candice Patton) e Eddie (Rick Cosnett): l’appuntamento “a quattro” è fonte di grande imbarazzo, poiché Barry e Iris mostrano una complicità che insospettisce i rispettivi partner. Poi, quando Mark fa la sua prima mossa per uccidere Joe, Barry riesce a salvarlo; in seguito, però, Mark prende d’assalto la centrale di polizia, e il Capitano Singh viene colpito da un fulmine che era diretto al detective: in coma, rischia di perdere l’uso delle gambe.
Nel frattempo, Cisco (Carlos Valdes) scopre che Wells (Tom Cavanagh) aveva manomesso il campo di contenimento, proiettandovi un ologramma dell’Anti-Flash e fingendo di farsi picchiare da lui. Wells gli confessa di essere in realtà Eobard Thawne, giunto dal futuro e rimasto bloccato nel 2000, e di aver bisogno dell’ipervelocità di Flash per tornare nella sua epoca. A malincuore, poiché ormai si era affezionato a lui, uccide Cisco trafiggendogli il petto con la mano, facendola vibrare a rapidità ultrasonica.
Mark rapisce Joe e lo porta a bordo di una barca: vuole distruggere Central City con uno tsunami, e attira Iris sulla spiaggia, in compagnia di Barry. Joe sarà costretto ad assistere alla morte dei suoi cari. Iris confessa a Barry di ricambiare il suo amore, e i due si baciano; poi, Barry si tramuta in Flash davanti ai suoi occhi. Caitlin (Danielle Panabaker) gli dice che, per fermare lo tsunami, dovrà correre talmente veloce lungo la costa da generare un muro d’aria in grado di fermare l’acqua, e Barry ci riesce… ma corre anche troppo veloce, e torna indietro nel tempo come aveva teorizzato Martin Stein. Ora, Barry si trova nel momento successivo alla partita di bowling, prima ancora che tutto iniziasse…
Fuori tempo
Flash come Groundhog Day: gli eventi sono destinati a ripetersi, e chissà che Barry non riesca a modificarne l’esito. Out of Time (titolo sibillino che anticipa il colpo di scena finale) inanella una sequela di momenti scioccanti fino a sfiorare il vero nucleo della stagione, fatto di paradossi temporali e viaggi nel passato. Flash ci arriva per puro caso: corre al massimo della velocità per salvare Central City dallo tsunami di Weather Wizard, e balza indietro nel tempo senza volerlo, raggiungendo un punto in cui – teoricamente – potrà rimettere in sesto le cose. La paralisi del capitano Singh e la morte di Cisco sono quindi rimediabili? E quel bacio a Iris, coronato dalla confessione della sua identità segreta? L’epilogo coincide con una delle scene più coinvolgenti dell’intera serie, soprattutto per il suo valore emotivo, oltre che per la sua indubbia suggestione apocalittica.
Di fatto, l’episodio sorprende per l’audacia delle sue svolte narrative, ma tale costruzione si rivela un’abile tranello che sfocia in un cliffhanger altrettanto furbo, utile per azzerare la storia: tutto ciò che è accaduto nel corso della puntata, con le relative conseguenze, potrebbe non ripetersi. In prospettiva, però, non cambia molto. Barry è comunque destinato a stare con Iris, mentre Wells rivelerà sicuramente la sua vera identità – quella di Eobard Thawne, come scopriamo in questa puntata – al nostro Flash.
Funziona bene l’alternanza fra la trama d’azione e quella romantica, anche perché alla fine le due linee si incrociano in modo sensato. La brama vendicativa di Mark Mardon dà luogo ad alcuni momenti piuttosto spettacolari (l’attacco alla centrale di polizia e lo tsunami), mentre la complicità fra Barry e Iris preannuncia il loro idillio amoroso, ma suscita la legittima gelosia di Linda e Eddie. Nel complesso, Out of Time riesce a esprimere un senso di “epicità” che solitamente resta confinato ai finali di stagione, ma Flash dimostra ancora una volta di saper intrattenere il suo pubblico senza mai risparmiarsi, e facendosi perdonare qualche piccolo inciampo logico (perché Flash non usa la sua velocità per bloccare Weather Wizard, invece di lasciarlo fuggire?). Comunque, l’ennesima puntata di grande divertimento.
La citazione: «Noi due non ci siamo mai presentati nel modo giusto. Io sono Eobard Thawne.»
Ho apprezzato: le svolte narrative spiazzanti; Flash che torna indietro nel tempo; Harrison Wells che svela la sua identità; il bacio tra Barry e Iris.
Non ho apprezzato: nulla di rilevante.
Potete scoprire, commentare e votare tutti gli episodi di The Flash sul nostro Episode39 a questo LINK.