Community, la recensione della premiere della sesta stagione

Community, la recensione della premiere della sesta stagione

Di Lorenzo Pedrazzi

community-season6-copertina

Community risorge dalle sue ceneri grazie a Yahoo Screen, e i primi due episodi della sesta stagione confermano che ne è davvero valsa la pena: l’inizio è di altissimo livello, nonostante i grandi cambiamenti che la sit-com ha dovuto affrontare… o forse proprio in virtù di essi.

Attenzione: il seguente articolo contiene SPOILER.

Episodio 6×01, Ladders: l’ex gruppo di studio, ormai votato alla salvezza di Greendale, ha perso un altro elemento, Shirley, trasferitasi ad Atlanta per interpretare il suo spin-off… cioè, per assistere suo padre. Ora lavora come chef per un detective del sud. Al gruppo di aggiunge Francesca, donna seria e pragmatica che ha ricevuto l’incarico di rimettere in sesto Greendale, e vuole tagliare tutte le bizzarrie del college. Mentre Jeff, Anne e Britta sono contrari al cambiamento, Abed si lascia coinvolgere da lei in una nuova vita, maggiormente ancorata alla realtà. I suoi amici, però, cercheranno di trascinarlo ancora nel mondo surreale della “vecchia” Greendale…

3

Episodio 6×02, Lawnmower Maintenance and Postnatal Care: il Preside Pelton ha speso cinquemila dollari per un congegno di realtà virtuale, residuato bellico degli anni Novanta. Sentendosi come un dio in quel mondo simulato, non vuole più uscirne, e Jeff è costretto a rintracciare il suo progettista, Elroy Patashnik, per farsi aiutare. Intanto, Britta si trasferisce da Anne e Abed, ma scopre che i suoi genitori hanno segretamente coperto tutti i suoi debiti nel corso degli ultimi anni, con la tacita assistenza degli amici. Sentendosi tradita, comincia a dare di matto…

1

«You tried to destroy us… but you only made us MORE AWESOME!»
La sit-com più inaffondabile nella storia della televisione dimostra che ha ancora molte frecce nella sua faretra, e le scaglia subito al centro del bersaglio. “Uccisa” dalla NBC e poi “rinata” sulla piattaforma on-line di Yahoo, Community si rialza, evolve, e sfrutta le ingerenze del cambiamento come un’opportunità imperdibile, tenendo però fede alla sua natura originaria. I primi due episodi, infatti, non tradiscono l’identità della serie, ma semplicemente la trasfigurano in un contesto diverso, dove tre colonne portanti del gruppo (Pierce, Troy e Shirley) non ci sono più, ma il gusto per l’umorismo surreale e metanarrativo rimane intatto, anzi, raggiunge quasi un livello frastornante nella premiere di stagione. In effetti, Ladders è la puntata che agevola il passaggio al nuovo status quo, poiché Community si specchia in se stessa e riflette sulla sua rivoluzione interna: Jeff, Anne e Britta rappresentano il nucleo conservatore dello show (e dei fan, in un certo senso), quello che vuole restare sempre uguale a se stesso, e offrono ad Abed (metafora scopertissima dello spettatore) tutti i frizzi e i lazzi del vecchio “sistema”, ma portati all’eccesso per denudarne i meccanismi; di conseguenza, il clima si fa ancor più surreale, soprattutto quando i personaggi sottolineano le soluzioni registiche più elementari («Taglio su un montaggio di bevute!» dice Abed guardando in macchina) o adottano consapevolmente un atteggiamento bizzarro, caricato all’inverosimile… insomma, estremizzano fino al parossismo tutte le follie che il pubblico si aspetta da Community, anche sul piano del citazionismo. Francesca è invece il contrappeso, la realtà concreta che incombe e spinge per il cambiamento (unica possibilità per sopravvivere), ma che dimostra di avere anche lei – in quanto personaggio – un lato bizzarro. Abed, preso tra due fuochi, accetta l’ibridazione tra il vecchio e il nuovo, e la rende commestibile anche per noi spettatori. In fondo, si tratta di un episodio esilarante, ricco di trovate brillanti sia nei dialoghi sia nelle soluzioni metanarrative, quindi i fan non hanno proprio nulla di cui lamentarsi: memorabili, ad esempio, lo “spin-off” con Shirley prima dei titoli di coda, il flashback dedicato a Leonard all’inizio della puntata, e l’assurda conversazione silenziosa tra Abed e Tod al bancone del fast food.

2

Il secondo episodio, Lawnmower Maintenance and Postnatal Care, abbandona i sussulti metalinguistici per concentrarsi su altri due temi ricorrenti della serie: la parodia dell’immaginario collettivo (con una netta predilezione per gli anni Ottanta/Novanta) e il rapporto conflittuale con i genitori. La tardiva scoperta della realtà virtuale, ossessione vecchia di vent’anni e ormai ampiamente sorpassata, permette agli autori di pescare a piene mani dalla memoria nostalgica di una generazione cresciuta a pane e cyberpunk, tra opere come Neuromante, Il tagliaerbe, Johnny Mnemonic e altri emblemi di un’epoca in cui si credeva davvero che la realtà virtuale fosse il futuro. Non a caso, l’ambiente digitale in cui si muove il Preside Pelton sembra uscito direttamente dagli anni Novanta, e lo stesso vale per la fantasiosa macchinosità delle sue funzioni. Inoltre, questa trama permette di introdurre il personaggio di Keith David, nuovo arrivato nel gruppo insieme a Paget Brewster (ovvero Francesca), maturo scienziato che ha investito tutto se stesso nell’utopia della realtà virtuale, e ora si ritrova a vivere in una roulotte.

4

La trama parallela dedicata a Britta, invece, ci consente di approfondire un po’ il suo personaggio, ultimamente un po’ trascurato, e anche di scoprire le origini della sua indole contestataria. I deliziosi genitori interpretati da Martin Mull e Lesley Ann Warren rappresentano il suo legame con un passato da cui non è mai riuscita a emanciparsi, restando sempre la stessa diciassettenne che scappò di casa per vivere in autonomia, senza però mai crescere veramente. La scena in cui fugge a bordo di un (peraltro fichissimo) triciclo rubato a un bambino, non è soltanto emblematica, ma anche molto divertente. L’episodio si conclude con un monologo fuori campo del Preside, volutamente didascalico, che ci concilia con le novità del cambiamento, suggerendoci di non temerne le conseguenze… anche perché «a volte, si scopre che tutto è rimasto come prima». E infatti Community si conferma tuttora come una delle migliori sit-com di sempre. Evviva.

La citazione: «Quanto si può migliorare Greendale… prima che smetta di essere Greendale?»

Ho apprezzato: le trovate metanarrative; la serie che riflette su se stessa; il trailer del Gremlins portoghese; lo “spin-off” di Shirley; la parodia della realtà virtuale; le sceneggiature brillanti; Leonard che dice «come lacrime nella pioggia»; Britta in fuga sul triciclo.

Non ho apprezzato: nulla.

Potete scoprire, commentare e votare tutti gli episodi di Community sul nostro Episode39 a questo LINK.

LEGGI ANCHE

The Lasso Way: quello che Ted Lasso mi ha insegnato in questi anni 31 Maggio 2023 - 11:40

Arrivati alla fine della sua terza stagione, Ted ci ricorda una cosa molto importante, per le sfide sul campo (della vita) di tutti noi.

Succession 4: la tragica epopea della famiglia Roy si conclude definitivamente – LA RECENSIONE DELLA STAGIONE FINALE 30 Maggio 2023 - 11:30

La conclusione di Succession è quanto di più giusto e soddisfacente sia mai stato scritto per uno show televisivo, un atto finale di cui sentiremo parlare a lungo.

La fantastica signora Maisel 5: la lunga scalata verso il successo – LA RECENSIONE DELLA STAGIONE FINALE 27 Maggio 2023 - 9:00

Giunge al capolinea La fantastica signora Maisel, il primo grande successo della piattaforma Prime Video. Ecco il nostro commento.

FUBAR: la recensione della serie Netflix con Arnold Schwarzenegger 25 Maggio 2023 - 16:30

La serie di Nick Santora fa il verso a True Lies e trasferisce le dinamiche della famiglia disfunzionale tra i corridoi della CIA

The Lasso Way: quello che Ted Lasso mi ha insegnato in questi anni 31 Maggio 2023 - 11:40

Arrivati alla fine della sua terza stagione, Ted ci ricorda una cosa molto importante, per le sfide sul campo (della vita) di tutti noi.

Across the Spider-Verse: precedenti animati e videogame con Spider-Man 2099 30 Maggio 2023 - 15:27

Le comparsate precedenti di Spider-Man 2099 in film, serie animate e videogiochi Marvel.

L'annuncio si chiuderà tra pochi secondi
CHIUDI 
L'annuncio si chiuderà tra pochi secondi
CHIUDI