E’ inutile nascondersi dietro un dito: nonostante i tanti titoli (spesso vere e proprie esclusive) uscite per la nuovissima generazione di console, si sente ancora la mancanza di un gioco che possa davvero fare la differenza sotto ogni aspetto (alcuni titoli la fanno solo in certi ambiti) e giustificare i soldi spesi per il nuovo hardware. Non sorprende quindi che molti abbiano messo i propri occhi negli ultimi mesi su Bloodborne, seguito putativo della serie Souls…ma quanto lo abbiano aspettato sotto questa luce rischiano in realtà di restare profondamente delusi.
Quest’affermazione ha la sua ragion d’essere già dai primissimi istanti di gioco, quando si scoprirà che le statistiche visibile relative alla creazione del proprio alter-ego sono decisamente meno che in passato. Nelle prime fasi vi vedrete costretti a combattere un lupo mannaro senza armi davanti al quale non potrete far altro che soccombere per risvegliarvi nel sogno del cacciatore, luogo in cui vi ritroverete ogni volta che perderete la vita e che rappresenta un po’ l’hub del gioco.
Un’altra cosa di cui ci si rende subito conto è l’assenza di peso variabile, che viene adesso ad essere influenzato solo ed esclusivamente dall’arma e non da tutti gli altri parametri come armatura, oggetti ecc. come avveniva in passato.
Questa scelta risulta comunque giustificata dalla volontà dei programmatori di rendere i combattimento fluidi, veloci ed esaltanti; il tutto assume ancora maggior rilievo se si tiene in considerazione l’evoluzione della schivata, che presenta un breve finestra di invulnerabilità, in modo tale da poter gestire al meglio il posizionamento intorno ad un nemico mentre questi ci sta attaccando.
Anche le armi hanno subito un riassestamento: ora non sono più tantissime come in passato ma sono trasformabili e la gestione del personaggio ruota attorno al loro sviluppo.Buone notizie giungono anche sul versante multyplayer: per poter meglio ritrovare gli amici potremo adesso chiudere i dungeon per farvi accedere solo loro; il pvp risente invece del ridimensionamento degli elementi gdr sopra menzionati solo in parte bilanciato dalla maggior velocità degli scontri.
L’aspetto più debole del gioco è quello tecnico (e questo è in linea con le produzioni precedenti): nell’insieme la grafica si difende più che bene, con grandi salti in avanti per quanto riguarda illuminazione e livello di dettaglio generale. Persistono però bruschi cali di frame rate e in alcune zone c’è molto pop-up: il tutto è particolarmente fastidioso se si pensa che il gioco gira, in esclusiva, su Ps4.
Per non dormire sugli allori quindi, From Software ha voluto provare a cambiare formula in modo radicale. Questo, se da un lato rischia di far storcere il naso ai puristi del genere e agli appassionati dei precedenti capitoli, dall’altro ha permesso lo sviluppo di un ottimo titolo che riesce ad essere comunque molto impegnativo ed esaltante, guadagnando al tempo stesso in fluidità e velocità relativamente al gameplay. In alte parole, forse il primo vero must buy per Ps4 per chi cerca determinate tipologie di gaming.
VOTO: 9.5