Screenweek dal Giappone
Continua il reportage/racconto della giornata che ho trascorso agli Universal Studios Japan di Osaka in gennaio, con particolare attenzione verso la nuova zona aperta lo scorso anno e dedicata a Harry Potter, The Wizarding World of Harry Potter™. Qui la prima parte.
Varcata l’entrata si dispiega davanti agli occhi davvero un bello spettacolo visivo, devo ritenermi fortunato perchè la giornata era serena ed il cielo limpido. Anche per chi come me non è un appassionato della saga creata da J. K. Rowling o degli adattamenti cinematografici con protagonista il piccolo meghetto, la precisione della ricostruzione del villaggio di Hogsmead non può che lasciare impressionati. Soprattutto quando a percorrere le sue strade ci sono molti giovani visitatori vestiti con mantello e cappuccio e che brandiscono la bacchetta magica o la scopa volante, dopo tutto siamo in Giappone, il paese dei cosplayer. Come si nota dallo foto sopra, i tetti degli edifici sono coperti da neve, finta, per dare al villaggio un aspetto ancora più reale ed in atmosfera con la saga.
A proposito di maghi e maghette, dentro ad uno degli edifici c’è un piccolo negozietto specializzato, Ollivanders, dove si vendono solo bacchette magiche di ogni tipo e foggia, già diventati oggetti da collezione fra gli appassionati, e forse il posto più affollato di tutto il parco, qui sotto potete vederne alcune delle più popolari:
Altro locale molto popolare per i visitatori è Honeydukes, dove si possono acquistare i dolcetti e altre cibarie presenti nelle storie di Harry Potter. Proseguendo poi sulla via principale le varie casette a destra e sinistra, sempre ottimamente decorate e ricreate, ci accompagnano fino alla parte opposta della zona dove si erge, impetuoso, il castello/scuola di Hogwarts. Prima di arrivarci però è obbligatorio fermarsi e dissetarsi bevendo la burrobirra, dolce e densa proprio come tradizione vuole.
In fondo al villaggio ci sono le due attrazioni principali della zona, il Flight of the Hippogriff™, sorta di montagne russe in tema Harry Potter e soprattutto Harry Potter and the Forbidden Journey™, che la pagina ufficiale del parco definisce come “la migliore attrazione del mondo” basata sull’uso della tecnologia 4D. Non essendo un amante delle montagne russe e soffrendo facilmente di vertigini ho optato, a posteriori posso tranquillamente dire incautamente, per provare la seconda, anche perchè mi era stata caldamente consigliata da più parti.
Per accedere a Harry Potter and the Forbidden Journey™ che si trova all’interno della scuola, si deve costeggiare il castello, ancora una volta ciò che colpisce è il livello che è stato riservato a tutti i minimi dettagli. Il sentiero che porta all’interno è anche il luogo dove comincia la lunga fila, nel mio caso dopo aver acquistato un “time ticket” ho aspettato circa un’oretta, tempo risibile in Giappone dove a Disneyland per esempio spesso si sta in fila anche per 3 ore o più.
Proprio per alleviare il tedio dell’attesa, una volta giunti all’interno, sempre aspettando il proprio turno e muovendosi a piccoli passetti, gli interni della scuola sono stati ricreati in modo molto veritiero e con più di qualche effetto speciale che lascia sbalorditi. Sorprendono ad esempio i quadri parlanti e anche il cappello parlante che, in maniera simile che nell’originale, è posizionato per smistare i visitatori prima di salire sull’attrazione. L’ambiente è molto buio, un po’ per ricreare l’atmosfera del libro e dei film, un po’ per meglio dissimulare gli effetti speciali, e quindi mi è stato impossibile scattare delle foto.
Nella prossima e ultima puntata parleremo dell’attrazione e, per quanto sia possibile, del 4D, dei prezzi dei biglietti e concluderemo con una breve carellata fotografica sulle altre attrazioni degli Universal Studios Japan.