Lo scorso gennaio ho avuto l’occasione di recarmi agliUniversal Studios Japan di Osaka, il secondo parco a tema più grande e popolare nella terra del Sol Levante, il primo è ancora, imbattibile più che mai, Tokyo Disneyland/Disney Sea, situato vicino la capitale. Abitando non troppo lontano da Osaka avevo già visitato il parco alcune volte in passato, ma questa era la prima volta dopo che è stata inaugurata, lo scorso sette luglio, la zona dedicata a Harry Potter, una zona che a suo modo è un vero e proprio parco dentro al parco. L’area costruita sul modello della scuola di Hogwarts ed il villaggio di Hogsmead è infatti assai vasta e molto curata anche nei minimi particolari, il verde, le pavimentazioni esterne, le rocce, ed è proprio grazie a questa nuova attrazione che il numero dei visitatori è cresciuto il maniera esponenziale negli ultimi mesi, tanto che la società che gestisce il parco ha deciso di aumentare il prezzo del biglietto in un futuro prossimo. All’apertura del parco, erano circa le 10 di mattina, c’è stata una vera e propria corsa quasi impazzita di migliaia di persone verso The Wizarding World of Harry Potter™, questo il nome dell’area, quasi snobbando le altre attrazioni (Terminator, Spider Man, Ritorno al Futuro, ecc.).
Autobus, macchine e bus navetta dai vari hotel sono i mezzi di trasporto con cui si può raggiungere il parco, va notato che molti di questi visitatori si recano agli Universal Studios Japan solo per rimanere nella zona di Harry Potter, che infatti è molto affollata, provare le varie attrazioni e, manco a dirlo, comprare i vari souvenir che i negozi offrono a costi, bisogna ammetterlo, assai elevati.
Ammetto subito di non essere un esperto di Harry Potter e della sua saga, mi scuseranno quindi i fan più appassionati se commetterò qualche errore nel proseguio dei post o se dimenticherò di citare qualcosa.
All’entrata, anzi prima di arrivarvi, attraverso uno stretto sentiero di pietra costeggiato da alberi, sulla destra si intravede la Ford Anglia con cui Harry e Ron volarono a Hogwarts nel secondo anno di scuola, dopo che l’entrata dal binario nove e tre quarti fu chiusa da Dobby.
Il senso di realismo è reso molto bene anche dal fatto che gli alberi che costeggiano il sentiero e che circondano il veicolo sono dei veri alberi, una sorta di rarità in molte metropoli giapponesi dove il verde è assai sparuto.
Continuando sulla stradina si giunge finalmente all’entrata vera e propria:
Come si vede il parco è praticamente sempre pieno, mi ci sono recato in un lunedì in cui comunque le scuole erano chiuse, ecco spiegato il tappeto umano che si vede nella fotografia. Nei prossimi post dedicati al parco andremo a vedere come è stato ricostruito il villaggio di Hogsmead ed il castello di Hogwarts al cui interno si trova l’attrazione principale de The Wizarding World of Harry Potter™.