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The Revenant – Iñárritu spiega perché sono necessari nove mesi per completare le riprese

Pubblicato il 04 febbraio 2015 di Lorenzo Pedrazzi

Mentre Birdman si prepara a concorrere nella notte degli Oscar, con nove nomination che comprendono anche Miglior Film e Miglior Regia, il regista Alejandro González Iñárritu è impegnato nelle riprese di The Revenant, film ispirato al romanzo The Revenant: A Novel of Revenge di Michael Punke, di cui vi abbiamo mostrato le prime immagini il mese scorso.

Ebbene, Iñárritu e il direttore della fotografia Emmanuel Lubezki stanno girando The Revenant interamente con la luce naturale, in ordine cronologico (dalla prima all’ultima scena, una vera rarità), e per di più in un’area di Calgary dove le riprese sono consentite solo per brevi sessioni di tempo. Per queste ragioni, la produzione necessita di ben nove mesi per completare i ciak. Il regista lo ha spiegato nel dettaglio a Deadline:

Non concluderemo fino al termine di aprile o maggio, e stiamo girando per pochissime ore alla volta. È stato pianificato in questo modo, per avere dei piccoli istanti preziosi di volta in volta; è così che ho concepito la produzione. Serve per creare momenti di grande intensità, ma anche per sottostare alle condizioni climatiche. Stiamo girando in location così remote che, nel tempo in cui le abbiamo raggiunte e dobbiamo tornare, abbiamo già trascorso il 40% della giornata. Ma quegli ambienti sono così fantastici e meravigliosi che sembra non siano mai stati toccati da alcun essere umano, ed è proprio ciò di cui avevo bisogno. In inverno la luce è molto ridotta, e non stiamo girando con luci elettriche, solo luce naturale. Ogni singola scena è difficile, sul piano tecnico ed emotivo. Mi sono cacciato ancora nei guai, ma sto facendo del mio meglio.

Si tratta quindi di un impegno registico molto duro e ambizioso, ma l’effetto finale – considerando anche la bravura di Lubezki – potrebbe rivelarsi alquanto suggestivo.

Protagonista del film è Leonardo DiCaprio, cui si affianca Tom Hardy. Ambientato nel 1820, The Revenant racconterà la storia di Hugh Glass, un fur trapper (cacciatore di pellicce) che, durante una spedizione di caccia, viene gravemente ferito da un orso. Per sopravvivere, paga due uomini affinché rimangano con lui, ma questi ultimi, sicuri della sua morte, decidono di derubarlo e di abbandonarlo. Solo e senza alcuna arma per difendersi, Glass percorre ben 300 chilometri in cerca di vendetta.

Fonte: Collider