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Diciamocelo, la pecora Shaun e il suo gregge, protagonista di una bizzarra e divertentissima serie tv creata dalla Aardman Animation, non piace solo ai più piccoli. Anzi, a noi genitori piace moltissimo. Le sue avventure hanno infatti diversi piani di lettura che consentono di rendera un prodotto gradito a tutti: i bambini amano l’animazione buffa e i personaggi simpatici, gli adulti la vena di surreale umorismo. La sfida principale che ha dovuto affrontare il lungometraggio tratto dalla serie, Shaun – Vita da pecora, che arriverà nei nostri cinema il 12 febbraio, è stata principalemte quella di superare la brevità televisiva (gli episodi della serie durano 7 minuti e sono composti da piccoli sketch) e costruire intorno a Shaun una storia di ampio respiro che reggesse il lungo tempo cinematografico. Il tutto senza dialoghi, restando fedeli allo spirito originario.
La sfida però sembra essere stata pienamente superata: il film, prodotto dalla Aardman Animations con Studio Canal, mantiene tutte le caratteristiche che ci hanno fatto amare la ribelle pecora inglese: è girato in stop-motion, non ha dialoghi e ha momenti di irresistibile umorismo, ma nel contempo ci tiene incollati allo schermo per seguire una storia ricca di imprevisti e colpi di scena e con tante, tante gag esilaranti. La pecora Shaun, stanca della routine della fattoria, escogita un piano per prendersi un po’ di vacanza. Ma non tutto va per il verso giusto e capita che il Fattore si ritrovi suo malgrado catapultato in città dove, a seguito di rocambolesche peripezie, perde la memoria. Shaun e il suo gregge, in compagnia del cane pastore Blitzer, si attivano per cercare di recuperarlo e riportarlo alla fattoria. Ma andranno a loro volta incontro a un’avventura che si rivelerà epica e piena d’insidie (dovranno scappare da un’accalappiacani molto minaccioso).
Ancora una volta il film ci mostra come il lavoro di squadra e l’amicizia porti i suoi frutti: le pecore sono affettivamente molto legate al loro Fattore e ne sentono realmente la mancanza, per questo fanno di tutto per “salvarlo”. E anche il Fattore riscoprirà l’affetto per i suoi animali imparando anche a mettere in secondo piano il lavoro. Non mancano le scene ricche d’umorismo, tra queste la preferita di mio figlio Dante (quasi 6 anni) è stata quella del travestimento del gregge: le pecore, per sfuggire all’accalappiacani si infilano in un negozio d’abbigliamento e ne escono camuffate da persone in modo improbabile, con tanto di guanti e borsetta. Imperdibile anche la sequenza al ristorante dove le pecore, sotto lo sguardo sconsolato della povera Shaun, sperimentano le regole del galateo. Ovviamente con risultati disastrosi. Possiamo quindi con tranquillità affermare che se voi e i vostri bambini amate la serie tv non potrete non amare anche il film, un vero gioiellino per quanto riguarda l’animazione. Con Shaun – Vita da pecora vivrete per 80 minuti un’avventura piena di ritmo. Con tante, tante risate condite da belle emozioni.
Shaun – Vita da pecora prodotto da Aardman Animations, diretto da Mark Burton e Richard Starzack, arriverà nelle sale italiane il 12 febbraio distribuito da Koch Media