Screenweek dal Giappone
Secondo quanto riportato prima dalla CNBC e successivamente su Hollywood Reporter, Netflix dovrebbe arivare nella Terra del Sol Levante il prossimo autunno, cambiando e scuotendo dalle fondamenta presumibilmente, il mercato dei servizi streaming e VOD attualmente presenti in Giappone. Come scritto da più parti al momento attuale l’arcipelago giapponese non ha in questo campo un leader indiscusso, ma si tratta di un mercato ancora in espansione che si divide fra una miriade di servizi vari. Fra i più noti e presenti anche a livello di pubblicità c’è sicuramente Hulu Japan che proprio nel febbraio dello scorso anno però è stato comprato dal canale privato Nippon TV e che ne ha modificato sostanzialmente i contenuti, molti più telefilm realizzati in patria e trasmessi in un primo momento in televisione per esempio. Il mercato video e cinematografico giapponese, ancor di più quello on-line, resta ancora molto difficile e molto proiettato verso l’interno per eventuali agenti esterni, anche se le serie televisive americane restano e diventeranno inevitabilmente sempre più popolari. A complicare la situazione va aggiunto che la varietà dei servizi nel settore è abbastanza ampia – Amazon, ITunes sono per citare due nomi conosciuti fuori dall’arcipelago – ma dispersiva, molti canali televisivi, anche quelli satellitari, offrono infatti già streaming o VOD on line, la forte presenza di videonoleggi abbastanza a buon mercato lungo tutto l’arcipelago inoltre (su tutti Geo e Tsutaya), aggiunge altri punti interrogativi in un mercato che, come si diceva, resta in piena evoluzione.
Lo sbarco di Netflix, con i suoi contenuti originali prodotti proprio dal colosso americano (come anche Amazon sta cercando di fare), potrebbe a questo punto sparigliare le carte, modificare i trend dei consumatori giapponesi ed iniettare una reazione a catena positiva in termini di offerta, almeno si spera.