Un’attesa straziante durata quasi un anno. La tensione alle stelle, le aspettative alte. Il risultato? Il film di Cinquanta Sfumature di Grigio ha il merito di essere riuscito molto meglio del libro. Evidentemente Sam Taylor-Johnson è molto più brava nel suo mestiere di regista di quanto E.L. James lo sia come scrittrice.
La storia narrata in Cinquanta Sfumature di Grigio, come una fiaba, racconta qualcosa di già sentito centinaia di volte: Anastasia (Dakota Johnson) ingenua Cenerentola, incontra Mr. Grey (Jamie Dornan), Principe Azzurro che si rivela però un misterioso Barbablù. Solo l’ amore di lei, come ne La Bella e la Bestia, potrà salvare (forse), l’algido Christian dai suoi demoni interiori.
Sulla base di questo canovaccio e di oltre 600 pagine di romanzo di bassa qualità, la regista Sam Taylor-Johnson riesce ad infondere leggerezza e vita ai personaggi sullo sfondo di una Seattle patinata e intrigante.
Christian Grey e Anastasia Steele più che trasmettere sensualità, trasudano tenerezza fin dalla scena del loro primo incontro. Occhioni languidi, labbra morse, guance che si arrossano. Quello a cui assistiamo non è trasgressione ma una dolce storia d’amore.
Una colonna sonora ottimamente scelta, che The Verge considera addirittura una delle migliori degli ultimi anni, vede una selezione di brani che vanno da Bruce Springsteen, ai Rolling Stone, a Frank Sinatra, a Ellie Goulding, e accompagna egregiamente le scene più romantiche e più hard.
Sì perché le scene hard ci sono eccome, niente pornografia ovviamente, ma abbastanza sensualità da provocare risatine di imbarazzo in sala, talvolta seguite dalle risate della protagonista che, nel suo approccio ironico all’ignoto mondo erotico a cui la introduce Mr. Grey, da forma ad una Ana più reale di quella immaginata dalla scrittrice stessa.
Se talvolta Dakota Johnson sembra un po’ rigida si deve probabilmente al suo personaggio che è, e resta, comunque goffo e poco a suo agio nel suo corpo. Non è certo così per Jamie Dornan i cui pettorali e dorsali guizzano animaleschi sul grande schermo e ci fanno perdonare tutto il resto.
Ebbene sì, la nudità c’è e si vede, ovviamente prevale quella femminile, ma Sam Taylor-Johnson non ha lesinato sulle inquadrature a torso nudo di Jamie, e all’occhio allenato non sfuggirà un fugace sguardo anche sul pube del sensuale Mr. Grey. Le ragazze sono accontentate dunque! Tanto romanticismo e quel che basta di piccante.
Un film da vedere con benevolenza, con la mente aperta e senza grandi aspettative. Quantomeno bisogna riconoscere alla regista il merito di portare sul grande schermo, in un linguaggio accessibile a tutti, la storia di un uomo che esplora la sua ombra e che cerca nella donna che ama una compagna di viaggio ed una complice. Elementi che, affogati tra mille parole inutili, con difficoltà emergevano dal romanzo.
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