Ricordo che una di quelle quattro volte che da bambino sono andato a catechismo mi fecero vedere un cartone animato sulla storia di Mosè. Uno di quei cartoni fatti così bene che gli autori stanno ancora chiedendo scusa all’umanità intera. Era tutto sorrisoni e canzoncine, anche se mediamente morivano decine di migliaia di persone al minuto. Poco convincente insomma, ma del resto era l’unica alternativa a film che risalivano agli anni ‘50 che non li guardava neanche mio nonno perché erano troppo vecchi. Finalmente, nel 2015, in soccorso dei catechisti di tutto il mondo è arrivato Ridley Scott con Exodus.
vi saluto che vado a vedere Batman che fa Mosè…
— Rachele A. (@Boss_of_DTCS) 18 Gennaio 2015
Breve riassunto per i fortunati che sono andati a catechismo ancora meno di me: la storia è ambientata 1.300 anni prima della nascita di Cristo e della grande rivoluzione che ha portato nel campo delle imprecazioni. A quei tempi infatti gran parte della popolazione mondiale era politeista e ogni volta che sentiva la necessità di tirare una o due bestemmie fatte bene doveva prima pensare a chi indirizzarle.
L’Egitto è governato da Ramses (Joel Edgerton), un faraone sobrio come Lady Gaga, che tiene gli ebrei in schiavitù.
Ramses così adesso #Exodus pic.twitter.com/72wk5nfhKV
— Il Bianconiglio (@vitokent) 15 Gennaio 2015
Non sapevo che Ramses fosse un tamarro del jersey Shore #exodus
— Arianna Pradissito (@aribubi) 18 Gennaio 2015
Tra i suoi consiglieri c’è il suo amico d’infanzia Mosè (Christian Bale), che viene però esiliato non appena il faraone scopre le sue origini ebree. Mosè si trova a riscoprire le sue origini, fugge lontano, si fa crescere la barba e capisce cos’è veramente: un hipster.
Un giorno, mentre si dedicava al suo hobby, pascolare le pecore, si ritrova su una montagna durante un temporale che ne fa franare una parte. Qui Mosè batte la testa e ha un’esperienza mistica in cui parla con Dio (impersonato da un bambino) che gli chiede di guidare il suo popolo verso la libertà. La gente gli crede.
io in Exodus avrei messo un ingegnere di Prometheus al posto del bambino-Dio in modo da inaugurare l’universo condiviso Alien-Bibbia.
— fabio yolo (@EcceBomber) 17 Gennaio 2015
Per liberare gli ebrei dalla schiavitù Dio manda contro gli egiziani le famose piaghe che tutti conosciamo. Inizia con cose semplici come le pile del telecomando scariche, le briciole nel letto, le catene su WhatsApp, per arrivare poi a quelle più pesanti, i testimoni di Geova la domenica mattina, Gasparri, le repliche di Uomini e Donne a ogni ora, le reunion dei Pooh. Infine Ramses cede e lascia che Mosè conduca il suo popolo verso la terra promessa, attraversando il Mar Rosso.
Mosè apri le acque del mare e disse: “RAGA, VELOCI! FOTO INSTAGRAM! CHE UNA COSA COSÌ NON MI USCIRÀ MAI PIÙ”
— Willard (@StefanoPiti) 15 Gennaio 2015
Al solito, le critica che più vengono mosse al film sono sulla durata e sull’eccessiva lentezza. Per una volta non sono d’accordo, dato il tema religioso mi è sembrato azzeccato il torpore che ha avvolto la sala a metà film. Sembrava di stare a messa.
EXODUS GENIALE Dimostra che Mosè sculó di brutto, altro che Dio.
— dellimellow (@dellimellow) 16 Gennaio 2015
Ho visto “Exodus – Dei e Re” e, in effetti, non è un brutto film. Peccato sia recitato come una puntata de “Gli occhi del cuore 2”.
— Pancrazio (@CorneliusJansen) 16 Gennaio 2015