A 92 anni muore nel sonno a Roma uno dei grandi volti del cinema italiano, il regista e sceneggiatore Francesco Rosi insignito del Leone d’Oro alla carriera nel 2012. Fino all’ultimo Rosi, costretto a letto da alcune settimane per una bronchite, è stato assistito dai colleghi dai colleghi Marco Tullio Giordana, Roberto Andò e Giuseppe Tornatore.
Nato a Napoli, Rosi iniziò la sua carriera nel 1946 come assistente di Ettore Giannini nell’allestimento teatrale di ‘‘O voto‘ di Salvatore Di Giacomo. Fu l’aiuto regista di Luchino Visconti in La Terra Trema e Senso, scrisse Bellissima, Processo alla città e nel 1956 co-diresse con Vittorio Gassman Kean – Genio e sregolatezza.
Diresse il suo primo lungometraggio, La sfida, nel 1958 a cui seguì l’anno dopo I Magliari dove dirige Alberto Sordi in una delle sue rare interpretazioni drammatiche.
Il suo nome è indissolubilmente legato al cinema d’inchiesta e di denuncia, pensiamo a Le mani sulla città e a Salvatore Giuliano tanto per citarne qualcuno. Nel 1962 ha ricevuto l’Orso d’oro per Salvatore Giuliano; nel 1963 ha ricevuto il Leone d’oro per Le mani sulla città; nel 1972 la Palma d’oro a Cannes per Il caso Mattei; nel 1981 è stato nominato all’Oscar per Tre Fratelli.
Nel 2008 ha ricevuto l’Orso d’oro alla carriera. L’ultima onorificenza risale al 2013 quando è diventato cittadino onorario di Matera.
Il suo ultimo film risale al 1997, La tregua basato sul romanzo di Primo Levi. Negli anni successivi ha lavorato a teatro realizzando tre opere di Eduardo De Filippo: Napoli Milionaria, Le voci di dentro, Filumena Marturano.
Nel libro Io lo chiamo cinematografo, scritto assieme a Tornatore e pubblicato nel 2010 dalla Mondadori, aveva spiegato perché non sarebbe tornato dietro la macchina da presa:
“Sono stanco… il mestiere del regista richiede grande energia fisica e non so se l’avrei più. So invece che in quest’Italia è difficile fare cinema e che la realtà si degrada così in fretta che il suo passo è troppo più frettoloso di quello del cinema. Rischierei di raccontare un paese che già non c’è più”.
Il funerale verrà celebrato con una cerimonia civile il 12 gennaio, a partire dalle 9 del mattino alla Casa del cinema di Roma mentre alle 12 verrà ricordato dagli amici più cari.
Fonte Ansa, Il messagero