L’adattamento cinematografico di Lo Hobbit ha presentato tutta una serie di nuovi problemi rispetto a quelli incontrati durante la lavorazione del Signore degli Anelli, ha confessato Peter Jackson, durante gli ultimi giorni di riprese di Lo Hobbit: La Battaglia delle Cinque Armate.
“Ogni script è diverso, e questo script ha certamente posto una serie di sfide diverse rispetto a Il Signore degli Anelli, in mille modi. Ogni script lo fa. È come se stessi iniziando di nuovo con una storia diversa e dei personaggi diversi e stessi cercando di costruire la narrazione, la struttura e la forma del racconto. Ma con ogni singolo film, ho scoperto di aver imparato tanto sul cinema. Mi sto divertendo. Sto godendo questa sensazione man mano che vado avanti, posso sentire che cosa devono fare le performance, sento il ritmo. Ci sono delle cose che adesso faccio nei film, in cui riconosco che stavo incespicando dieci anni fa, ora che riesco a comprendere un po’ di più di quello che deve accadere in ogni dato momento. Sì, e in generale – mi sto divertendo. Non è solo il contenuto e le persone con cui sto lavorando, in parte è il fatto che sento che sto prendendo un po’ meglio la mano, adesso. È divertente. Stai sempre sfidando se stesso”.
Nonostante il grosso impegno richiesto per la loro realizzazione, circa cinque anni per questa seconda trilogia, Jackson si dice fiero dei film di Lo Hobbit e del aver deciso di prendere le redini del progetto dopo l’uscita di Guillermo del Toro:
“Alla fine è stato una gioia. Sono molto, molto orgoglioso di questi film. Sono molto, molto orgoglioso di questi film. Sono davvero eccitato per il secondo e il terzo film, già dalle cose che abbiamo girato nelle ultime settimane, dopo aver fatto un taglio del secondo film, e aver lavorato molto al montaggio del terzo film. Così ho una sensazione di quello che saranno. E poi tornare indietro e fare quello che stiamo facendo, mi sono emozionato. Credo che saranno davvero fantastici. Alla fin fine è per questo che lo fai, perché senti che stai facendo un film che vuoi veramente veder finito e vuoi che anche altre persone lo vedano. E sono contento che l’abbiamo fatto. La versione di Guillermo di questi film sarebbero stati i suoi film, e quello sarebbe stato interessante. Ma alla fine, quando questo non è accaduto, ho pensato ‘Vogliamo davvero prendere qualcun altro? O dovrei farlo io?’ E sono contento di averlo fatto, adesso. In realtà è stata una gioia. Mi sono divertito molto di più con questi film che con quelli dell’Anello, solo per quanto riguarda lo svegliarsi la mattina e avere un buon momento sul set”.
Una delle lezioni che Jackson ha imparato, già ai tempi di Il Signore degli Anelli, riguarda le battaglie:
“Beh, quello che ho fatto con le battaglie, è stato in gran parte un processo di scoperta ai tempi del Signore degli Anelli, era che, di per sé, non importa come – le persone adesso sono esauste dalle scene digitali. Intere città vengono distrutte e puoi fare qualsiasi cosa, e alla fine, hanno davvero perso il loro fascino, le grandi e massicce scene di battaglia in CG. Ovviamente, ne avremo qualcuna. Ma quello di cui ti rendi conto è che – abbiamo scoperto una regola, in fondo, sul Fosso di Helm nelle Due Torri, quando la battaglia si è un po’ persa – Perdi l’interesse se vai avanti per più di tre, quattro scene al massimo, senza vedere dove si trova uno dei tuoi personaggi principali durante la battaglia. Stai letteralmente vedendo gli extra mentre lottano, vedendo questi lunghi campi digitali. Né fanno parte, ovviamente. Fa tutto parte della trama della battaglia, ma se ce ne sono troppi alla fine letteralmente pensi ‘Oh, okay, va bene. Ho capito”.
Per La Battaglia delle Cinque Armate Jackson ha deciso di continuare a raccontare la storia del film, durante la battaglia (che dura 45 minuti, ndr.).
“In realtà accadono un sacco di conflitti tra i personaggi, abbiamo delle persone in luoghi diversi che hanno bisogno di raggiungersi. Abbiamo tracciato una – e alcune cose non sono correlate alla battaglia, alcune delle cose che sono lì, sono personali. E così abbiamo in un certo senso spinto la storia dove, diciamo che, la battaglia interrompe la narrazione, si mette tra i piedi della storia, ma la storia si fa strada a suon di pugni attraverso la battaglia, e questo è quello che abbiamo deliberatamente cercato di fare. Quindi la stai letteralmente vedendo attraverso gli occhi di più personaggi mentre devono fare quello che è necessario compiere per adempiere al loro viaggio nel film”.
QUI, potete seguire live la premiere mondiale del film a Londra, che andrà in onda oggi a partire dalle 18.30
Lo Hobbit: La Battaglia delle Cinque Armate arriverà nelle sale il 17 dicembre 2014. Nel ricchissimo cast troveremo Ian McKellen, Martin Freeman, Evangeline Lilly, Cate Blanchett, Ian Holm, Christopher Lee.
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Fonte IGN