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Lara Croft and the Temple of Osiris: La Recensione

Pubblicato il 14 dicembre 2014 di Fabrizio Tropeano

In attesa del nuovo capitolo in arrivo il prossimo anno in esclusiva (temporale) su Xbox One di Tomb Raider, Lara Croft torna su PC, Playstation 4 e sulla console next gen di casa Microsoft con Temple of Osiris, spin off della serie principale e sequel spirituale di Lara Croft and The Guardian of Light, uscito nel 2010.

Tornano le dinamiche da shooter in visuale isometrica, gli enigmi, la possibilità di gioco in cooperativa ovviamente con alcune novità ed un dettaglio grafico più elevato grazie alle nuove macchine da gioco di ultima generazione. Gustiamoci il trailer di lancio e poi iniziamo a scoprire ancora più da vicino il Tempio di Osiride

Lara Croft and the Temple of Osiris é ambientato nel deserto egiziano. Nella sua nuova avventura Lara deve unire le forze con il cacciatore di tesori rivale, Carter Bell, e con le divinità imprigionate Horus e Isis, tutti insieme uniti per sconfiggere il dio del male. Dalla parte del cattivissimo di turno ci sono gli elementi naturali avversi, altre leggendarie divinità e creature mitologiche. Con il destino del mondo in gioco, Lara deve recuperare i frammenti di Osiride per fermare Set e i suoi intenti di schiavizzare tutta l’umanità.

Chi ha già giocato con Guardian of Light sa bene cosa aspettarsi da Temple of Osiris: sequenze shooter molto caotiche, enigmi e puzzle da risolvere oltre alla voglia di ottenere il miglior punteggio, ancora di più se si gioca in compagnia. Le nuove avventure “isometriche” di Lara Croft consentono fino a 4 amici (on e off line) di condividere l’avventure oltre a proporre nuove armi, potenziamenti, ed un mondo nettamente più vasto da esplorare.

La realizzazione tecnica del titolo è decisamente buona: niente che farà andare in ebollizione le schede grafiche delle console e del PC, ma ci troviamo di fronte ad una delle migliori realizzazioni di sempre per essere un titolo “digital” (in versione fisica è disponibile una collector’s edition ma il gioco è disponibile sugli store ad un prezzo consigliato di 19.99 euro). Da mettere in evidenza i bellissimi effetti luce e la realizzazione monumentale di alcuni dei nemici più ostici. Pollice in alto anche per l’accompagnamento sonoro in perfetta empatia con l’azione su schermo ed il doppiaggio in italiano è sicuramente sopra la soglia dell’accettabilità.

Lara Croft and the Temple of Osiris richiede non più di 5 ore per essere portato a termine, in linea con altre produzioni dello stesso prezzo e non è del tutto da escludere a priori che vi possa venire voglia di rigiocarlo più di una volta anche perchè gli enigmi varieranno a seconda del numero di giocatori che prenderà parte alla partita, una caratteristica che, a nostra memoria, incontriamo per la prima volta in un videogame.

Nell’insieme quindi, non si può che promuovere la produzione di Square Enix. L’unico limite che ci sentiamo di mettere in evidenza è forse la poca caratterizzazione del personaggio principale, elemento che tanto abbiamo amato nel reboot della serie. Ma forse, vista la natura tipicamente arcade-adventure di Temple Of Osiris, era giusto mostrare il lato più action e meno introspettivo di Lara.

VOTO: 8