Negli ultimi anni sono stati fatti degli enormi progressi nella creazione foto-realistica della versione digitale di un essere umano, ma anche degli animali pensiamo ad esempio a Caesar in Apes Revolution e a tutti gli altri personaggi fittizi portati in vita grazie alla motion-capture. Ma queste meravigliose animazioni hanno continuato a contraddistinguersi per la realizzazione di occhi poco espressivi e in alcuni casi da pesce morto.
Gli scienziati del Centro Ricerche Disney di Zurigo hanno ideato una tecnica, usando molteplici telecamere e diverse illuminazioni, per acquisire la forma e la struttura della sclera bianca, la forma e la rifrazione della cornea trasparente e la forma e la colorazione dell’iride. Anche il modo in cui si deforma, si restringe e si allarga la pupilla. Con questi dettagli è stato possibile creare il modello per un occhio che al contempo riesce a catturare l’aspetto dell’occhio di una persona e a replicare i suoi cambiamenti a seconda di come viene colpito dalla luce.
“La creazione di un umano digitale foto-realistico è una delle grandi sfide della computer grafica, ma nonostante un’intensa ricerca sull’acquisizione dei volti degli attori, in particolare per la ricostruzione della superficie della pelle ed elementi come i capelli, finora è stata data poca attenzione all’occhio, in particolare alla sua forma”
ha dichiarato Pascal Bérard, un dottorando in computer grafica al Centro Ricerche Disney di Zurigo e all’ETH di Zurigo.
Nell’articolo accademico presentato al SIGGRAPH Asia 2014 (ACM SIGGRAPH Conference on Computer Graphics and Interactive Techniques tenutosi dal 3-6 dicembre a Shenzhen in Cina) intitolato High-Quality Capture of Eyes, la squadra composta da Bérard, Maurizio Nitti, Thabo Beeler e Markus Gross ha spiegato il loro approccio che ha richiesto l’uso di 6 cineprese, lenti macro da 100mm focalizzate sull’iride, la luce del flash (usando diversi livelli di luminosità e LED colorati) per ottenere diversi effetti e farli riflettere sulla cornea. Per lo studio è stato chiesto agli attori di distendersi per venti minuti sul pavimento indossando un headset durante il processo.
Hanno dimostrato la loro tecnica ricostruendo 9 tipi di occhi da 6 diversi attori, prestando attenzione alle differenze nelle forme, colori e le deformazioni dell’iride. Inoltre hanno combinato gli occhi di un attore con una scansione facciale per mostrare come il loro metodo può essere usato per creare delle controfigure digitali.
Le immagini vengono unite per cominciare a formare le basi del movimento dell’occhio. Per replicare la deformazione dell’iride, la squadra ha scoperto che sono necessarie solo 10 immagini, e 140 in totale. Per generare il modello dell’occhio è stato usato un sistema di scansione facciale ideato per ricostruire la pelle.