Nel film La teoria del Tutto possiamo osservare l’incredibile trasformazione di Eddie Redmayne nei panni del professor Stephen Hawking durante i vari stadi della malattia del motoneurone che hanno costretto lo scienziato all’immobilità. Per prepararsi per questo ruolo l’attore ha visitato il Queen Square Centre per malattie neuromuscolari a Londra dove ha parlato con i pazienti affetti da MND e i medici.
Per rappresentare la malattia Redmayne l’ha approcciata in un certo senso come una danza, con l’aiuto del coreografo e specialista del movimento Alex Reynolds. Inoltre ha potuto contare sull’aiuto di un osteopata, Dan Studdard:
“Ho dovuto allenare il mio corpo come un ballerino, ma imparando ad accorciare i muscoli invece di allungarli”.
Oltre a disimparare e disabilitare se stesso, per ogni scena ha addirittura dovuto fare dei grafici dettagliati in cui c’era spiegato quello che avrebbe dovuto fare.
Ma il controllo dei muscoli facciali per lo stadio avanzato della malattia è stato una vera e propria sfida.
“L’ironia della sorta è dovuta dal fatto che Stephen era immobile, e questo ha richiesto il maggior consumo d’energia da parte mia. Anche se il suo volto non può muoversi non significa che io possa rilassare il mio. Devo entrare in delle posizioni incredibilmente contorte. Ho lavorato in estreme condizioni fisicità corporali e poi ho cercato di rilassarmi. Ha qualche senso?”.
Ma l’attore ammette che la decisione di mostrare fin dall’inizio del film, gli è stata d’aiuto.
“Il problemqa è che con la malattia del motoneurone è che non si sa quando inizia. La gente va in ospedale dopo essere caduta ma viene curata e poi mandata a casa, a meno che non vengono viste da un dottore incredibilmente acuto. Solo quando diverse cose vanno male ti viene diagnosticata. James ha finito per girare due film diversi su quello che facevano i miei piedi e quello che facevano le mie mani”.
QUI, potete vedere la nostra intervista con l’attore.
La Teoria del Tutto, che farà il suo ingresso nelle sale italiane il 15 gennaio 2015, è la straordinaria ed edificante storia di una delle più grandi menti viventi del mondo, il rinomato astrofisico Stephen Hawking, e di due persone che contro ogni probabilità hanno sfidato gli ostacoli più imponenti con il loro amore.
Nel cast troviamo anche Felicity Jones, Emily Watson, Charlie Cox, David Thewlis e Harry Lloyd. QUI trovate la nostra recensione in anteprima del film, presentato nella sezione “Festa Mobile” della 32° edizione del Torino Film Festival.
Fonte The Guardian