Il problema dei film di Christopher Nolan è, appunto, Christopher Nolan. Se i suoi film venissero pubblicati sotto falso nome probabilmente la gente li andrebbe a vedere, si farebbe un’opinione e poi ne discuterebbe. Invece no, i film di Nolan sono un capolavoro assoluto o un insulto alla storia del cinema a prescindere, già da settimane prima che escano in sala si trovano sostenitori di entrambe le tesi. Però, tanto per fare gli alternativi, proviamo a parlare di Interstellar come se fosse un film e non un film di Christopher Nolan.
Ponderato giudizio critico su Interstellar: minchia che figata zio.
— Pènzo Piano (@ilgeegee) 9 Novembre 2014
La mia opinione su #Interstellar è che se non vi piace meritate di passare il resto dei vostri giorni soli e tristi a guardare cinepanettoni
— Simone Conte (@SimonteCone) 9 Novembre 2014
Il film di Christopher Nolan è ambientato in uno sfigatissimo futuro in cui le risorse energetiche e il cibo scarseggiano. I raccolti si riducono drasticamente di anno in anno per via di una piaga, ovvero continue tempeste di sabbia e polvere, e sembra che si riesca a produrre soltanto mais. Si pensa ad un complotto dei celiaci. Comunque ha ragione mia nonna, la polvere ci ucciderà tutti.
Matthew McConaughey, il cui cognome ha almeno dieci pronunce diverse, interpreta il protagonista, Cooper, un ex pilota spaziale che si è dato all’agricoltura per via della piaga: braccia rubate all’aeronautica. Tramite sua figlia Murph (Mackenzie Foy – Jessica Chastain) si ritrova nella base top secret della NASA. È assurdo cosa può inventarsi un padre per non portare la figlia a fare shopping.
Qui il professor Brand (Michael Caine) gli spiega, tramite una supercazzola in gergo astrofisico che tutti in sala hanno fatto finta di capire, che l’unica speranza per i terrestri è abbandonare la Terra e cercare un pianeta che possa ospitare la vita, possibilmente privo di leghisti che vogliano rispedirli a casa loro.
A Cooper viene quindi chiesto di partire per lo spazio, attraversare un wormhole, ritrovarsi in un punto imprecisato dell’universo dove dovrà esplorare tre pianeti che orbitano intorno ad un buco nero, senza sapere se e quando tornerà. Gratis. Però pare che faccia curriculum, quindi accetta.
In verità pensavo che Matthew McConaughey nel wormhole incontrasse Donnie Darko.
— Gabriella (@JMalkobitch) 9 Novembre 2014
Parte quindi insieme ad Amelia Brand (Anne Hathaway), Doyle (Wes Bentley), Romilly (David Oyelowo) e due robot fatti di LEGO. Il viaggio, per motivi che tutti faremo finta di comprendere alla perfezione, avrà durate diverse sulla Terra, sull’astronave e sui pianeti da esplorare, c’è quindi la necessità di ibernarsi per non invecchiare. Capita quindi che ogni tanto un membro dell’equipaggio venga messo sotto sale, lasciato in frigo per decenni e poi servito con patate e rosmarino al suo risveglio.
#Interstellar vai su quel pianeta vicino al buco nero, stai lì un paio d’ore, poi torni sulla Terra e Napolitano ha esaurito i mandati
— Giuseppe Miccolis (@sisivabbe) 9 Novembre 2014
La critica che più di frequente viene mossa al film di Christopher Nolan è relativa alla durata. In effetti tre ore di supercazzole astrofisiche possono risultare un po’ pesanti. Probabilmente sostituendo tutti gli spiegoni scientifici con un “è così e basta poiché lo dico io che sono vestito da scienziato, stacce” come succede nella maggior parte dei film di fantascienza, la durata sarebbe stata più sostenibile e qualcuno avrebbe visto anche il finale del film invece di sognarlo o farselo raccontare dal vicino.
Tre ore di film. Tre ore su quelle poltrone del cinema. #Interstellar
— Ylenia Rigo (@YleniaRigo) 9 Novembre 2014
Ho capito che #Interstellar sarebbe stato un film lungo quando il ragazzo del pop corn mi ha chiesto: “Da 5 o 10 chili?”.
— Cetty D. (@ItsCetty) 9 Novembre 2014
Per concludere, qualche spoiler, che non fa mai male:
Ho appena visto Interstellar. A me è piaciuto molto. Alla fine Bruce Willis muore.
— Matteo Bianx (@MatteoBianx) 9 Novembre 2014
Spoiler #Interstellar: il protagonista viaggia nel futuro è scopre che è sopravvissuta solo Jessica Fletcher.
— Daniel Cuello (@daniel_cuello) 7 Novembre 2014
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