Se n’è andato a 83 anni uno dei volti più conosciuti ed uno degli attori più carismatici della cinematografia di giapponese, Takakura Ken ha interpretato e saputo creare dei personaggi memorabili in una carriera che ha abbracciato quasi 50 anni di cinema e di storia dell’arcipelago. La morte dell’attore, che è avvenuta in realtà lo scorso 10 novembre a causa di un linfoma maligno, è stata resa nota solo questa mattina (in Giappone) dalle agenzie: una perdita che assume i connotati di un vero e proprio tramonto di un epoca.
Takakura, il cui vero nome era Oda Goichi, sale alla ribalta con le sue interpretazioni nei film di yakuza soprattutto durante gli anni sessanta, ma il suo debutto risale al 1956 quando comincia la sua collaborazione con la Toei e quando questo suo sodalizio finisce, circa venti anni dopo, il suo volto sarà oramai diventato uno dei più popolari dell’arcipelago. La notorietà nazionale arriva con A Man from Abashiri Prison del 1965 da lì in poi Takakura incarna alla perfezione l’eroe solitario, triste e tormentato sempre diviso fra i valori di giri (dovere) verso il clan di appartenenza e ninjo (sentimenti personali). Una maschera che lo accompagnerà per tutta la vita molto spesso fondendosi anche con la sua persona fuori dallo schermo, taciturno, affabile ma sempre di poche parole, tanto che durante una delle sue ultime apparizioni, in occasione della consegna dell’onorificenza dell’Ordine della Cultura circa un anno fa, Takakura dichiarò “sento più le mie responsabilità nel ricevere questa onorificenza piuttosto che un senso di felicità”.
Nel 1977 Takakura è il protagonista del capolavoro The Yellow Handkerchief road movie diretto da Yamada Yoji, un’altro grande vecchio della cinematografia giapponese, ma l’attore giapponese grazie soprattutto alle sua interpretazioni degli anni sessanta diventa assai popolare anche all’astero tanto che nel 1974 è uno dei protagonisti del bellissimo The Yakuza, film di Sydney Pollack con Robert Mitchum. Ma il suo volto è conosciuto in Occidente soprattutto per la sua partecipazione a Black Rain – pioggia sporca di Ridley Scott, dove è il commissario Matsumoto e recita fianco a fianco con Micheal Douglas e Andy Garcia.
Negli ultimi decenni, anche a causa dell’età e delle non ottime condizioni di salute, le sue comparse, sia sul grande che sul piccolo schermo, erano inevitabilmente diminuite, ricordiamo però la sua partecipazione nel 2006 a Riding Alone for Thousands of Miles del cinese Zhang Yimou e quello che si è rivelato essere il suo ultimo lavoro, il giapponese Anata-e nel 2012. Takakura Ken è stato un gigante nella cinematografia giapponese, la cui presenza può essere paragonata solo a quella di un altro grandissimo come Mifune Toshiro, la speranza è che i lavori di cui è stato protagonista non spariscano nell’oblio ma anzi siano riscoperti anche dal pubblico cinefilo italiano.