James Gunn critico sulla proliferazione e sfruttamento di alcuni franchise

James Gunn critico sulla proliferazione e sfruttamento di alcuni franchise

Di Marlen Vazzoler

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Il successo ottenuto dal modello dell’universo condiviso della Marvel ha portato a credere che questa possa essere l’unica soluzione per lo sviluppo di alcune franchise, pensiamo a casa Universal dove stanno cercando di usare questo modello per rilanciare i film sui mostri. In casa DC invece stanno puntando alla creazione di un multiverso, in particolare col settore televisivo, e con alcuni film, e a un universo condiviso con le proprietà più importanti della DC. Mentre alla Fox e alla Sony stanno lavorando a dei mondi condivisi con quelle poche proprietà Marvel in loro possesso.
Inoltre gli studios stanno puntando sempre più che mai alla creazione di franchise, diminuendo sempre di più la produzione di film originali non basati su proprietà esistenti.

Sulla sua pagina facebook il regista di Guardiani della Galassia, James Gunn, ha parlato del numero crescente degli universi condivisi e della creazione di franchise ancora prima di aver nelle sale un film, o talvolta basate su successi mediocri. Ed ha spiegato come questo modello sia in realtà fallato e come gli studios dovrebbero dare la precedenza alla creazione di film fatti bene, piuttosto che progettare delle franchise senza una base solida.

“Sentite, amo gli universi condivisi nei film, così come le grandi franchise. Ma sono un po’ preoccupato dai numerosi universi condivisi che gli studios hanno in programma, senza avere come base una pellicola forte da cui crescere – o in alcuni casi, nemmeno una base da cui crescere.

Star Wars ha avuto l’originale Guerre Stellari, la Marvel ha avuto l’originale Iron Man, la serie di Dark Knight ha avuto Batman Begins, anche film come Transformers e Twilight – questi erano i film che il pubblico ha amato, e il pubblico ha domandato di più con questi personaggi. Ma in questi giorni gli studios stanno cercando di far crescere degli alberi, senza un seme forte.

Gli esecutivi e produttori e talvolta anche i registi si concentrano sul quadro generale, senza perfezionare il compito che hanno di fronte a loro – fare un grande film. E gli studios stanno cercando di far crescere delle franchise da film inesistenti o successi mediocri. È come se non stessero più prendendo in considerazione il pubblico.

So che George Lucas, Kevin Feige, Jon Favreau, ecc, avevano delle idee dove i loro film avrebbero potuto dirigersi nel caso di un successo. Ma non credo che sia mai stato un ostacolo, creando quel primo film, pensare che questo potesse essere l’ultimo, o farne qualcosa di meraviglioso che la gente ama indipendentemente dall’aprire la strada ad altri film o meno.

In breve, credo che questo nuovo modello di business sia difettoso. Credo che i filmaker e gli studios dovrebbero essere pronti per il grande quadro, ma mai, mai lasciare che si metta sulla strada per la creazione di un grande film. Essere un po’ più sperimentali e vedere che cosa funziona invece di forzare la creazione di un successo.

E soprattutto, ricordate che noi come industria esistiamo per servire il pubblico, di comunicare con loro – hanno una voce in quello che creiamo. Non siamo qui per dettare quello che vogliono vedere, soprattutto perché non è semplicemente possibile”.

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Rispondendo ai commenti degli utenti, Gunn spiega che anche se sembra incredibile, i soldi non sono il motivo che spinge queste persone a prendere queste scelte. Un modo di pensare illogico e la mera scopiazzatura sono invece imputabili del proliferare di questi modelli.

“Per quanto strano può sembrare, VORREI che i soldi avessero un ruolo maggiore in questo modo di pensare, ma non è così. I film che fanno soldi sono i film in cui il pubblico è interessato, e di solito quelli che vogliono. Ma ora le franchise e gli universi condivisi sono costruiti su film che sono delle delusioni o dei successi mediocri al botteghino. C’è una sorta di speranza disperata da parte degli studios che se proveranno con abbastanza impegno, potranno forzare il funzionamento delle loro IP (proprietà intellettuali). È triste. E non è basato sul denaro, si basa sul pensiero illogico e sulla scopiazzatura istintiva”.

Gunn specifica che questo commento non è diretto alla Warners:

“Chiunque nel settore, o chiunque segua il settore, sa che questo non è riferito alla Warner- è un tipo di pensiero che è attualmente dilagante a Hollywood, e questo post è orientato verso tutti gli studi, e pure a tutti i registi.
Né Marvel né la DC sono ‘impeccabili, dai. Come mai, a voi ragazzi piace lottare sulla Marvel e la DC non riesco a capirlo. Non siamo squadre di calcio rivali”.

L’osservazione di Gunn è molto interessante, soprattutto quando spiega che i soldi non sono un fattore così determinante come invece eravamo portati a pensare. Oramai molti studios sembrano essersi dimenticati del pubblico, l’obiettivo sembra essere di creare solo delle pellicole per imitare il successo di altre, ed alla fine la maggior parte delle volte siamo noi a rimetterci. Chissà se questo ‘grido di aiuto’ verrà sentito e compreso dalle persone a cui è indirizzato.

Distribuito nei cinema americani il 1° agosto e nelle settimane-mesi successivi in moltissimi altri paesi del mondo (da noi in Italia è arrivato il 22 ottobre), Guardiani della Galassia si trova ancora nei nostri cinema: qui la programmazione. Il film segue le avventure del ladruncolo Peter Quill aka Star-Lord (Chris Pratt), la temibile soldatessa dalla pelle verde Gamora (Zoe Saldana), l’arrabbiatissimo e vendicativo Drax il Distruttore (Dave Bautista), il procione Rocket (Bradley Cooper ) e l’albero-uomo Groot (Vin Diesel). Dopo aver rubato una sfera misteriosa ambita da Ronan (che è potente villain con ambizioni che minacciano l’universo), Peter Quill si ritrova al centro di un’inesorabile caccia all’uomo. Per riuscire a sfuggire ai cacciatori di taglie, Quill decide dunque di allearsi con un gruppo di improbabili eroi, ossia i già citati Rocket, un procione pistolero, Groot un albero umanoide, la letale ed enigmatica Gamora e il vendicativo Drax il Distruttore. Insieme diventano i Guardiani della Galassia anche perché quando Peter scopre la vera potenza insita nella sfera e la minaccia che essa rappresenta per il cosmo, dovrà fare del suo meglio per portare a termine un’ultima disperata missione per salvare il destino del mondo. Per tutte le curiosità del film seguite le News dal Blog mentre qui trovate la pagina Facebook italiana del film.

QUI il link per pre-ordinare il film su iTunes

Fonte James Gunn

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