Dopo aver scritto Interstellar con suo fratello Christopher, ora Jonathan Nolan sposta l’attenzione su una delle opere più celebri e seminali della letteratura fantascientifica: la Trilogia della Fondazione di Isaac Asimov, una saga epocale che racconta la successione di alcune “crisi soriche” nell’avvenire dell’umanità, previste dallo scienziato Hari Seldon tramite la cosiddetta “psicostoriografia”, una disciplina da lui sviluppata che gli consente di prevedere statisticamente il futuro. La saga copre un arco narrativo molto ampio, multicentenario.
Jonathan Nolan aveva già espresso la sua ammirazione per questo ciclo durante un’intervista a Indiewire, sottolineando la sua influenza sull’immaginario collettivo (non dev’essere un caso se Person of Interest, la serie tv da lui creata, ruota attorno a un uomo che inventa un sistema per prevedere i crimini prima che avvengano, idea che comunque rimanda anche a Rapporto di minoranza di Philip Dick). Ebbene, ora Nolan potrà misurarsi proprio con la Fondazione, poiché ne scriverà l’adattamento televisivo per HBO, anche se al momento non è chiaro quale sarà il formato della serie. Lo sceneggiatore, peraltro, sta già lavorando a un’altra trasposizione fantascientifica per conto dello stesso network: uno show basato su Westworld, il film di Michael Crichton noto in Italia come Il mondo dei robot, di cui Nolan ha co-scritto e diretto il pilot.
A questo punto, l’adattamento cinematografico progettato da Roland Emmerich – di cui si parla da anni – è definitivamente tramontato.