Tra i film che faranno il loro ingresso nelle sale italiane questa settimana c’è Clown, l’horror prodotto da Eli Roth e diretto da Jon Watts. Qualche giorno fa vi abbiamo mostrato il trailer di questa pellicola, accompagnato da due locandine realizzate per il mercato italiano, una delle quali censurata. Non è la prima volta che succede una cosa del genere, molti manifesti sono stati tolti dalla circolazione perché ritenuti troppo eccessivi e quasi sempre il genere di riferimento è l’horror. Abbiamo deciso di approfondire l’argomento, proponendovi altri 13 (non un numero a caso!) poster che non hanno avuto vita facile.
Natale di sangue (1984, regia Charles E. Sellier Jr.)
Cominciamo con Natale di Sangue. Già l’idea di un killer vestito da Babbo Natale non è andata giù ad un bel po’ di persone, figuriamoci il manifesto che raffigurava il beniamino dei più piccoli intento a calarsi giù per un camino senza regali ma in compenso con una bella ascia tra le mani. Negli anni ’80 sono giunte lettere di protesta e perfino veri e propri presidi al di fuori delle sale cinematografiche che esponevano il manifesto. Questo ha portato la TriStar Pictures a rimuovere tutto il materiale promozionale realizzato per il film.
Venerdì 13 parte VIII – Incubo a Manhattan (1989, regia Rob Hedden)
Il divertente gioco con la scritta “I Love NY” che tutti bene o male conosciamo non è andato giù al Dipartimento di Sviluppo Economico dello Stato di New York, che ha accusato la Paramount di violazione del copyright, costringendola a ritirare tutte le locandine e a sostituirla con un’altra decisamente meno rassicurante ma a norma.
Saw II – La soluzione dell’enigma (2005, regia Darren Lynn Bousman)
La Motion Picture Association of America ha decisamente dato del filo da torcere alla saga di Saw, prendiamo come esempio il secondo capitolo, la cui locandina mostrava due dita mozzate al posto di un canonico numero due. Una cosa “inaccettabile”, che la Lionsgate ha risolto con un semplice trucchetto: lasciare la stessa immagine ma molto più grande. Incredibilmente in questo modo il poster è stato approvato, perché evidentemente le due dita davano ancora l’idea di essere attaccate ad una mano. L’immagine originale è stata successivamente usata per la copertina della colonna sonora del film.
Denti (2007, regia Mitchell Lichtenstein)
Dato il tema portante del film – una ragazza con la vagina dentata – non risulta difficile credere che il film diretto da Mitchell Lichtenstein non sia riuscito ad avere vita facile. Il poster che trovate qui sotto, ad esempio, era stato realizzato per il lancio promozionale del film nel Regno Unito, ma è stato bloccato prima ancora di vedere la luce. È stato resuscitato moltissimo tempo dopo grazie al magazine Empire.
Bakjwi (2009, regia Park Chan-wook)
Il premio della giuria al 62º Festival di Cannes non è certo servito a far chiudere un occhio ai censori: la locandina che mostrava un prete in una “posizione scomoda” è stata vietata in Corea del Sud e sostituita con una censurata ad hoc.
Captivity (2007, regia Roland Joffé)
Un manifesto promozionale che mostra tutte le fasi dell’essere rapito, torturato e ucciso era decisamente troppo per tutti coloro che la mattina affollavano le strade americane per recarsi a lavoro. Le telefonate di tantissimi cittadini indignati hanno spinto la Lionsgate a toglierli dalle strade.
Hostel: Part II (2007, regia Eli Roth)
Persino Eli Roth al tempo si era dimostrato stupito e contentissimo che la Motion Picture Association of America avesse approvato questa locandina realizzata per il secondo capitolo della saga Hostel. Ci ha pensato la catena Century/Cinemark a rovinare la sua felicità, vietandone l’affissione all’interno dei suoi cinema.
Le Colline hanno gli Occhi 2 (2007, regia Martin Weisz)
I misteri della Motion Picture Association of America sono tantissimi! Dopo Saw 2 ecco che arriva la locandina realizzata per Le Colline hanno gli Occhi 2, prontamente censurata e sostituita con quella che trovate sotto. La cosa interessante è che il poster è praticamente lo stesso: abbiamo un losco figuro che trascina la sua povera vittima in un sacco, solo che nel primo caso dal sacco esce una mano, mentre nel secondo dei piedi. A quanto pare l’idea che la vittima fosse ancora viva è stata considerata troppo esagerata.
Dying Breed (2008, regia Jody Dwyer)
Si dice che la pellicola diretta dall’australiano Jody Dwyer nel 2008, incentrata sul killer cannibale Alexander Pearce, sia stata così estrema da costringere gran parte del pubblico a fuggire dalla sala per il disgusto. La locandina che trovate qui sotto è decisamente degna di questa fama ed è stata ovviamente censurata.
L’ultimo esorcismo (2010, regia Daniel Stamm)
In Inghilterra il poster che trovate qui sotto non ha terrorizzato il pubblico per troppo tempo, dato che è stato rimosso quasi subito dopo centinaia di proteste da parte di genitori indignati. Piazzare questi manifesti nei pressi delle scuole non è stata decisamente una buona idea!
Bereavement (2010, regia Stevan Mena)
Un coltello impugnato da un bambino? La Motion Picture Association of America non poteva assolutamente approvare una cosa del genere! Un po’ di Photoshop e l’arma è magicamente passata nella mano dell’adulto accanto a lui. Ora sì che è decisamente più rassicurante!
I Spit on Your Grave (2010, regia Steven R. Monroe)
In questo caso il lato B in bella mostra della povera vittima è stato considerato troppo eccessivo.
Final Destination 5 (2011, regia Steven Quale)
Anche in questo caso i problemi arrivano dall’Inghilterra e da alcuni genitori particolarmente indignati da questa locandina che mostrava l’esplosione di un teschio. A quanto pare l’immagine avrebbe turbato dei bambini e nonostante la Warner Bros. abbia fatto di tutto per difenderla è stata rimossa.
Fonte: STYD