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#ScrivimiAncora – La recensione del film con Sam Claflin dal Festival di Roma

Pubblicato il 19 ottobre 2014 di Leotruman

Due amici per la pelle, Rosie e Alex, si conoscono sin da bambini e sono letteralmente cresciuti insieme. Il loro rapporto si intensifica con il tempo, si conoscono senza segreti e comprendono e apprezzano ogni pregio e difetto l’uno dell’altra. Tutto inizia però a cambiare al 18esimo compleanno della ragazza: un bacio rubato e poi dimenticato dà il via ad un turbine di eventi che li accompagnerà per più di una decade.

#ScrivimiAncora (Love, Rosie) è basato sul romanzo Where Rainbows End, dell’autrice irlandese Cecelia Ahern conosciuta per il best-seller, P.S. I Love You, anche questo già adattato per il grande schermo da Richard LaGravenese. Nel romanzo gli eventi sono narrati per quasi cinquant’anni, mentre l’adattamento (convincente) realizzato da Juliette Towhidi concentra tutto in una dozzina d’anni.

Non è di certo la prima pellicola che arriva recentemente, o in assoluto nella storia del cinema, che racconta la storia di una coppia in bilico per tanti anni tra amore ed amicizia, enfatizzata dall’effetto distanza quando il ragazzo decide di trasferirsi dall’Irlanda negli Stati Uniti per frequentare la facoltà di medicina ad Harvard. Anche Rosie avrebbe voluto frequentare il college a Boston, ma il destino le riserva una strada diversa. Con l’amico rimane in contatto con tutti i mezzi di comunicazione possibili, e ne vediamo anche l’evoluzione, dalle lettere e cartoline, sino a sms, chat e videochiamate con Skype. A volte le loro strade sembrano incrociarsi in modo definitivo, per poi allontanarsi subito dopo. Fino a quando…

Scrivimi Ancora è il film sulla Friend Zone reciproca. In questo caso non è l’uno ad innamorarsi dell’altro ad insaputa, e per anni tenuto nel temibile guscio dell’amicizia, ma sono entrambi ad essere innamorati per anni dell’altra persona, senza riuscire mai a trovare il momento giusto per stare effettivamente insieme. A differenza del drammatico One Day con Anne Hathaway, in questo caso il tono è quello della commedia briosa, divertente e con grande ritmo, che non annoia mai ed evita persino di essere eccessivamente stucchevole, mantenendo spirito del libro e dell’autrice (un po’ come avevamo già visto in P.S. I Love You).

Il punto di forza è senza dubbio il cast, in particolare la scelta dei due protagonisti: Lily Collins, vista in BiancaneveShadowhunters – Città di ossa, e Sam Claflin, meglio conosciuto come Finnick della saga di Hunger Games. La Collins è bravissima e molto convincente, sia nella goffaggine di alcune scene dove si mette completamente in gioco, che nei momenti più dolci, come come anche l’attore (recentemente visto anche nel deludente Posh) riesce a sfornare una delle sue interpretazioni migliori. Divertenti anche i classici personaggi di contorno che si vedono in questo tipo di commedie, ma non rubano mai la scena ai due protagonisti, anche se è Ruby, l’amica di Rosie a strappare le risate più fragorose (“Sono così contenta di essere tua amica. Quando penso che tutto mi vada male, mi basta vedere te e mi sento subito meglio“).

Non è destinato probabilmente a diventare un nuovo cult generazionale (per quest’anno abbiamo già avuto Colpa delle Stelle), ma #ScrivimiAncora rimane una commedia più che dignitosa, ben confezionata e recitata, che può divertire ed emozionare non solo il pubblico di giovanissimi.

Dopo la partecipazione al Festival di Roma, l’uscita del film nei cinema è fissata per il 30 ottobreA più tardi per il resoconto e le foto della conferenza stampa con Sam Claflin e Lily Collins!