Cominciamo subito con un piccolo quiz: quanti film ha girato Nicolas Cage durante la sua carriera? Avete 10 secondi di tempo per rispondere e non vale correre su Wikipedia.
Ognuno di voi avrà dato una risposta diversa, questo perché è sul serio impossibile tenere il conto delle pellicole a cui ha partecipato il buon vecchio Cage, soprattutto nell’ultimo periodo. Si dice che ormai accetti qualsiasi ruolo perché sommerso dai debiti (anche se pare che la sua situazione finanziaria sia migliorata), ma non lo conosciamo così bene da confermare queste voci. Una cosa è certa: dal 1981, anno del suo esordio in Best of Times, quest’attore ha girato una media di due pellicole all’anno.
Una media del genere comporta un tasso altissimo di flop, perché è molto raro che più di 60 pellicole (sì, è questa la risposta) siano state dirette da registi del calibro di Werner Herzog, Francis Ford Coppola, Martin Scorsese, Brian De Palma, David Lynch o i Fratelli Coen. Lavorare con autori di un certo livello è una cosa, lavorare e basta un’altra. Ed è qui che si inserisce Nicolas Cage: un bravo attore dedito alla sua professione, che ha il brutto vizio di dire sempre sì, accettando spesso ruoli che non fanno per lui o finendo nelle mani di registi che con gli autori hanno poco a che fare.
E nessuno può negare che Cage sia dedito alla sua professione, perché non ha mai fatto distinzioni tra un film e l’altro, dando il massimo e recitando sempre con lo stesso livello di intensità (il compianto Roger Ebert l’aveva definito un attore con due marce: «intenso, e ancora più intenso»). Il problema è che questo suo modo eccessivo di recitare, definito da lui stesso «nouveau shamanic», non lega con tutto e se da un lato abbiamo pellicole come Il Ladro di Orchidee, Cuore Selvaggio, Arizona Junior, Face/Off e Via da Las Vegas, che hanno colto il meglio della sua foga creativa, dall’altro abbiamo Il Prescelto, Next, Segnali dal Futuro, L’Apprendista Stregone e Ghost Rider: Spirito di Vendetta e molti altri film, che hanno contribuito a far diventare Nicolas Cage uno dei meme più gettonati del web.
Cos’è Nicolas Cage oggi? È un’idea, un modo di pensare e di agire. Quel modo che ti porta tutto d’un tratto a sussurrare le parole, per poi alzare improvvisamente il tono della voce, strabuzzando gli occhi e caricando di tensione emotiva momenti che tutto sommato non ne hanno bisogno.
L’ha capito il pubblico e ha imparato ad accettarlo lui, a tal punto da scherzarci sopra pubblicamente:
Eppure, nonostante la sovraesposizione mediatica, nonostante la quantità di pellicole mediocri realizzate durante la sua carriera, risulta quasi impossibile non voler bene a Nicolas Cage e ogni volta che il suo talento trova la giusta esaltazione siamo sempre lì, pronti ad accoglierlo a braccia aperte.
Tra pochi giorni, ad esempio, farà il suo ingresso nelle sale italiane Joe, l’ultimo film diretto da David Gordon Green. A quanto pare in questa pellicola l’attore ci ha regalato una delle sue interpretazioni più intense, come confermato dalla nostra recensione. E la cosa non può che farci piacere.