La visione del film di Suicide Squad di David Ayer, il regista appuntato dalla DC per dirigere il film, è davvero rincuorante perché sembra che non cercherà di trasformare in buoni i cattivi DC, a discapito del recente trend che si sta formando con alcune produzioni cinematografiche:
“Posso dire che è Quella sporca dozzina con i supercattivi. Poi posso chiedere ‘Un film ha davvero bisogno dei bravi ragazzi?’”.
Empire ha chiesto al filmaker come procederà con il cast di personaggi come Capitan Boomerang ad esempio, che apparirà sia in Arrow che in The Flash, un supercriminale australiano razzista.
“Come qualsiasi altro casting. Non so che cosa farò. Farò quello che faccio nel mio tipico sogno febbrile registico”.
Il filmaker trova molto intrigante la mitologia che presentano questi personaggi:
“Amo la passione [che gli appassionati di fumetti] hanno per questi personaggi, per questi mondi. Penso che ci sia qualcosa di incredibile sul filone dei fumetti e la tecnologia ha finalmente raggiunto la penna e l’inchiostro per realizzare questi fantastici mondi in un modo che sembri credibile e viscerale al pubblico. In quell’aspetto è una religione secolare. La mitologia che rappresentano questi personaggi – l’idea di loro come dei caduti sulla terra – per me è intrigante. Non vedo l’ora di cominciare ad esplorare questi corridoi”.
Con Fury Ayer ammette di aver stimolato il suo appetito per delle tele più grandi e l’idea della creazione di un mondo
“Puoi fare delle cose incredibili come filmaker se hai gli strumenti adeguati e quelli sono il tempo e il denaro”.
Inoltre potrebbe preparare anche gli attori di Suicide Squad attraverso un campo di addestramento simile a quello a cui sono stati sottoposti i protagonisti di Fury.
“Ho un ricettario per la preparazione che mi piacerebbe far fare agli attori, [ride] quindi non penso che cambierò”
aggiunge il regista, riferendosi all’addio al mondo crudo e realistico dei suoi ultimi film per il cinecomic DC.
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Suicide Squad, sceneggiato da Justin Marks, uscirà nei cinema il 5 agosto 2016.
Fonte Empire