Lo scorso 1° settembre la star di Hunger Games Jennifer Lawrence è stata vittima di un brutto episodio: delle sue foto private in cui compariva nuda erano state rubate illegalmente dal suo telefono e poi pubblicate in rete. Per l’ennesima volta una diva di Hollywood veniva colpita da un hacker senza scrupoli che, violato l’archivio dello smartphone, ha reso di pubblico dominio alcuni scatti molto intimi. Un brutto colpo per la solare e giocosa Jennifer che si è trovata a condividere quella stessa disavventura già toccata a Scarlett Johansson, Kristen Dunst, Becca Tobin, Brie Larson e Mary Elizabeth Winstead.
Ora, a ormai un mese abbondante dall’increscioso episodio, l’attrice parla di quanto successo, dalla paura iniziale che la sua carriera potesse venir rovinata alla rabbia verso quell’hacker che lei considera un vero e proprio criminale. Intervistata da Vanity Fair US – che le ha dedicato la cover story dell’ultimo numero – Jennifer Lawrence ha così commentato:
Ero semplicemente così spaventata… Non avevo idea di come tutto ciò avrebbe influito sulla mia carriera. Solo perché sono un personaggio pubblico, solo perché sono un’attrice, non significa che episodi del genere debbano succedere. È il mio corpo, e dovrebbe essere una mia scelta come lo uso, invece non è stata più una mia scelta, e questo fatto è assolutamente disgustoso.
Inizialmente Jennifer aveva pensato di scrivere un comunicato per difendere le sue ragioni ma poi…
Ogni singola volta che ero tentata di scrivere qualcosa mi veniva da piangere o mi arrabbiavo. Ho iniziato a buttare giù delle scuse, ma poi mi sono detta che non avevo nulla da farmi perdonare. Ero innamorata, sana, con una relazione importante da quattro anni. È tanto tempo, e allora il tuo ragazzo o guarda un porno o guarda te. Quello che è successo non è uno scandalo. È un crimine sessuale. Una violazione sessuale. È disgustoso. Le leggi in merito dovrebbero essere cambiate, noi le dobbiamo cambiare. Ecco perché quei siti web sono responsabili, anche per il fatto che qualcuno possa essere sessualmente sfruttato e violato solo per far soldi. Poi, è una questione che va ben oltre il mio caso. Inoltre, chiunque ha guardato quelle foto deve sentirsi colpevole perché sta perpetrando un’offesa sessuale.
Il momento peggiore di tutta quella vicenda è stato quando Jennifer ha dovuto chiamare suo padre per raccontargli che foto di sua figlia nuda avrebbero fatto il giro del mondo:
Quando ho dovuto fare quella telefonata a mio padre… mio dio… Non m’importa quanti soldi faccio con Hunger Games: non auguro a nessuno di dover fare una chiamata di questo tipo. Fortunatamente, poi, lui stava giocando a golf e quindi era di buon umore.
E ora come ci sente ora a un mese di distanza dal terribile episodio? «Be’, il tempo guarisce ogni cosa, si sa. Non piango più su questa faccenda. Non sono neanche più arrabbiata» ha sentenziato con giusto ottimismo Jennifer Lawrence. Bisogna guardare avanti, al futuro. Ed essere combattive come il suo doppio su grande schermo, ossia quell’eroina Katniss Everdeen che rivedremo in azione il prossimo 20 novembre quando Hunger Games: Il Canto della Rivolta – Parte 1 uscirà nei nostri cinema.
Fonte: Vanity