La tecnologia ha giocato un ruolo molto importante negli ultimi lungometraggi animati della Disney, pensiamo al programma Tonic creato per gestire i capelli di Rapunzel in Rapunzel – L’intreccio della torre o al simulatore della neve in Frozen. Ma è con Big Hero 6 che il dipartimento di R&D (ricerca e sviluppo) ha lavorato al suo progetto più rischioso Hyperion, un software che ha l’incarico di gestisce la luce in tutto il film.
Il capo dell’ufficio tecnologia della Disney, Andy Hendrickson, spiega che lavorare a Hyperion è stato come costruire un auto mentre la stai guidando. Per questo motivo ha istruito 2 squadre nel perseguire due strade: lo sperimentale Hyperion, che ha richiesto per 2 anni il lavoro di 10 persone, e il Piano B.
“Stavamo lavorando con un piano di supporto fino al giugno dello scorso anno… e abbiamo realizzato che stavamo spendendo troppa energia nel mantenere fattibile il piano di supporto. Stava sottraendo manodopera… dal perseguire la nuova idea nel modo più completo che avremmo voluto. Così abbiamo detto ‘Facciamolo’. E abbiamo abbandonato il piano di supporto”.
Hyperion è un simulatore di illuminazione globale che può gestire dei calcoli incredibilmente complessi su come la luce rimbalza dalla sua sorgente sui muri, sugli oggetti, su Baymax, attraverso Baymax, permettendo agli animatori di evitare un incredibile sforzo manuale nel simulare un illuminazione indiretta che crea un singolo rimbalzo a favore della creazione di 10/20 rimbalzi simulati dal programma. Ma per poter funzionare Hyperion ha richiesto l’utilizzo di un super-computer da 55mila core spalmato su quattro diverse aree geografiche.
Il film è così complesso che gli esseri umani non sono riusciti a gestire la sua complessità per questo motivo è stato necessario usare dei sistemi automatizzati. È stato così creato Coda, un software che tratta le quattro render farm come un singolo supercomputer che processa circa 1,1 milioni di ore computazionali al giorno. E se uno di questi migliaia di lavori fallisce, Coda allerta lo staff appropriato con una app dell’iPhone. Per avere un’idea di quanto è potente il lavoro computazionale, basti pensare che Hyperion potrebbe fare il rendering di L’intreccio della torre da zero, ogni 10 giorni.
Ore di rendering:
Tangled: 11500000
Ralph Spaccatutto: 21900000
Frozen: 62800000
Big Hero 6: 199000000
San Fransokyo contiene 83mila edifici, 260mila alberi, 215mila pali della luce e 100mila veicoli, più migliaia di extra per la folla generati da uno strumento chiamato Denizen. Il supervisore degli effetti speciali Kyle Odermatt spiega che animare una città così vivace e massiccia non sarebbe stato possibile con le precedenti tecnologie.
Ma il capo degli effetti speciali Michael Kaschalk aggiunge che inizialmente non pensavano che questa tecnologia sarebbe stata capace di gestire quello che stava accadendo in tutte le inquadrature.
“Ma man mano che Hyperion si è sviluppato, e abbiamo costruito effettivamente il sistema, abbiamo trovato che la gestione di tutti i dati stava andando bene. Così abbiamo costruito quello vero”.
Grazie a tutti questi programmi e al sistema Hyperion, Don Hall è riuscito a creare un film che fosse davvero cinematografico, con la luce realistica e dei movimenti di camera fluidi, come in molti film live action. Il co-regista Chris Williams ha aggiunto:
“Percepisci l’atmosfera, sembra davvero reale, ed era molto importante per questo film dove raccontiamo queste storie di supereroi davvero stravaganti… volevamo che la gente credesse nel mondo che stava guardando, per questo l’illuminazione di Hyperion è stata così critica per noi”.
Per ulteriori informazioni sul film potete consultare i seguenti link:
– Big Hero 6 – Ecco i primi easter egg scoperti nel trailer
– Don Hall e Chris Williams parlano di Big Hero 6 e del simpaticissimo robot Baymax
– Big Hero 6 – Come è stata creata la città di San Fransokyo
Realizzato in CGI, con uno stile molto vicino a quello dei fumetti, Big Hero 6, diretto da Don Hall, uscirà in 3D il 7 novembre 2014 nei cinema americani. Nel cast vocale troveremo Jamie Chung (vista in Sucker Punch e prossimamente in Sin City: A Dame to Kill For), Maya Rudolph (Le amiche della sposa, Turbo) e T.J. Miller. Qui trovate la pagina facebook italiana.
Fonte engadget