Un film che si nutre di purezza, di poesia, di amicizia, di amore. Questo è Il postino, l’ultima e definitiva prova artistica di un maestro del sorriso e della malinconia come Massimo Troisi; un testamento poetico per l’attore napoletano che questa pellicola l’ha voluta fare e finire a tutti i costi, nonostante la malattia sempre più incombente che infatti poi lo portò via alla fine delle riprese.
A 20 anni dall’uscita nei cinema che coincide appunto coi venti anni dalla scomparsa dello stesso Troisi, il film si presenta in una nuova edizione completamente restaurata e disponibile, da domani 29 ottobre, in BLU-RAY, DVD e in digital download in esclusiva su iTunes.
Diretto dallo scozzese Michael Radford, il film è basato sul romanzo omonimo di Neruda di Skarmeta e racconta la commovente storia dell’amicizia nata di Mario Ruoppolo (Massimo Troisi), il postino della piccola isola di Salina nell’arcipelago delle Eolie, con il grande poeta cileno Pablo Neruda (Philippe Noiret), esiliato in Italia negli anni ’50. Grazie a lui Mario imparerà l’arte della poesia con l’obiettivo di conquistare la bella Beatrice (Maria Grazia Cucinotta, qui nel ruolo che le diede la notorietà).
Per Troisi, quella storia era la storia della vita. L’aveva amata e voluta fino all’ultimo respiro: innamorato di quel postino dall’animo purissimo, aveva acquisito i diritti del libro e decise di girarne l’adattamento cinematografico pur in difficilissime condizioni di salute. Le riprese terminarono 12 ore prima della sua prematura morte. Il regista Michael Radford ricorda così il film e il lavoro di Massimo Troisi:
Direi che Massimo ha fatto quello che i vecchi produttori facevano: aveva un impegno creativo, il progetto era il suo, la visione di fare questa cosa con quel regista, con quegli attori, in quel modo, era la sua. Così fanno i grandi produttori, che hanno in mente chiaramente quello che vogliono fare. Lui voleva interpretare un uomo che scopre se stesso attraverso la poesia. Si sentì male la prima settimana di riprese, aveva bisogno del trapianto. Gli dissi di lasciar perdere il film, anche se desideravo il contrario. Fu davvero molto coraggioso.
Di seguito il link per acquistare e rivedersi questo piccolo-semplice capolavoro: