Un nuovo film su Dracula, mai visto prima perché racconta la storia dell’uomo prima di diventare la leggenda che tutti conoscono. È Dracula Untold, la nuova rivisitazione sul mito del Conte Vlad diretta da Gary Shore che uscirà nei nostri cinema il 30 ottobre.
Oggi a Roma sono sbarcati i protagonisti del kolossal, Luke Evans (attore visto nelle saghe de Lo Hobbit e Fast & Furious), qui principe e padre devoto che vuole solo la pace e finisce per cedere ad un terribile compromesso, e la splendida Sarah Gadon (l’attrice feticcio di David Cronenberg), che interpreta la moglie Mirena.
Li abbiamo incontrati e nell’attesa di svelarvi tutti i segreti del film con le nostre interviste esclusive, ecco il resoconto di quanto raccontato durante la conferenza stampa di presentazione di questo primo passo nella rivisitazione dei mostri classici del mondo Universal Pictures (si è parlato anche del reboot de Il Corvo!).
È vero che quando hai avuto il tuo primo meeting su Dracula Untold ti sei ritrovata di fianco a Francis Ford Coppola?
Sarah Gadon: Vero! Mi sono incontrata con il regista per la prima volta ad un pranzo. Mi stava raccontando i vari aspetti del film ed ero entusiasta, quando alzo la testa e vedo Francis Ford Coppola a pochi tavoli di distanza. L’ho preso come segno del destino, anche se nessuno ha avuto il coraggio di andare a parlargli. Così ho accettato la parte!
Questo film arriva in anni di grande proliferazione di vampiri, ma a differenza di molti altri ci riporta all’ortodossia. Allo stesso tempo è anche fumettesco, stile che va per la maggiore…
Luke Evans: È un fantasy, ma quello che lo rende diverso è proprio il fatto che è una storia di origini. Affrontiamo la realtà prima di entrare nella fantasia, prima di entrare nel mondo fittizio di Dracula. La cosa divertente è che stiamo raccontando una storia mai raccontata, il viaggio umano di Dracula.
Hai interpretato personaggi fortemente caratterizzati: Bard, Dracula, Aramis nei Tre Moschettieri. I fan ti riconoscono più per il personaggio che come Luke Evans?
L.E.: È divertente! Mi piace per esempio che ho fatto la corsa delle Mille Miglia quest’anno. Guidavo una Lancia Aurelia in questi paesini italiani, mi sono fermato per prendere un caffè, e tre ragazzini seduti sui gradini di una chiesa mi avvicinano e mi chiedono “Ma tu sei Bard? Che ci fai qui?”. So che per molte persone non sono Luke Evans, ma è comunque divertente.
Hai appena finito di girare High-Rise [ndr: film con Tom Hiddleston e Jeremy Irons], com’è stata questa esperienza?
L.E.: È bello ogni tanto non girare un film ad alto budget ma una piccola produzione indipendente, con meno soldi a disposizione e persone. Si lavora con un ritmo molto più accelerato. Sette settimane per girare tutto il film, 240 scene. Il regista [ndr. Ben Wheatley] è una delle stelle più brillanti della galassia cinematografica britannica. È un film molto difficile, perché insolito, complicato, sinistro e tenebroso. Qui sono più Luke Evans che Bard o Vlad. Sono me stesso, un agitatore sociale… è stato divertente farlo così rapidamente, mentre per altri film impieghiamo giorni solo per girare una scena.
Hai visto più film di vampiri o letto più libri di storia per prepararti al ruolo?
L.E.: Entrambe le cose. Ho rivisto alcuni film molto belli, il Dracula di Coppola, ma non solo. La differenza principale tra quelli e il nostro film è che quelli si basano sull’opera di Bram Stoker, mentre noi vi mostriamo cosa accaduto 400 anni prima! Abbiamo avuto piena libertà di raccontare una storia diversa. Una storia affascinante molto umana, di un personaggio storico, che ha camminato sulla terra nel 15esimo secolo. Amato dal suo popolo, dalla moglie, ma è allo stesso tempo anche Vlad l’Impalatore, con un passato tenebroso quanto il suo futuro.
Che cosa hai in comune con il principe Vlad?
L.E.: Non so se ho molto in comune con Vlad. Ma comprendo bene il suo viaggio, la sua esperienza. Deve lottare per quello che è giusto, per il senso di responsabilità nei confronti del suo popolo. Realmente in comune ho solo i canini, quelli reali! Qui finisce tutto quello che ho in comune!
Come ha preso il fatto che Dracula sia stato realizzato come un supereroe? Ha poteri che non ha mai avuto, è un Dracula molto diverso: come è stato approcciarsi?
L.E.: Da un certo punto di vista è stato divertente. È vero che ha poteri da supereroe, ma Dracula è anche uno dei primi supereroi mai conosciuti. Non è stato creato da Hollywood, ma dal folkore balcanico. Quando diventa vampiro, acquisisce poteri che sono già presenti nella cultura popolare. Possiamo forse definirlo come fonte di ispirazione per i supereroi moderni.
Nella tua carriera hai alternato cinema e televisione. Quali sono le differenze come attrice?
S.G.: Penso ci sia voglia di regia in entrambi i casi. In tv è tutto più immediato, mentre per i film a volte ci volgono dieci anni per vederli effettivamente sul grande schermo, anche se poi hanno maggiore impatto. Io ho lavorato molto in tv anni negli anni della mia formazione, è un mezzo di grande intensità, veloce. Nel cinema si ha più tempo, mentre la tv non ti lascia spazio a volte.
Ti piacerebbe vestire i panni di un supereroe moderno?
L.E.: Certo, perché no. Sarebbe divertente, sono bravo con il cappuccio, il mantello e la spada. Io mi sono sentito un po’ un supereroe mentre giravo. Dracula ha poteri sovrumani, ma il difficile non è quanto interpretare un supereroe, ma dare vita ad un personaggio il cui viaggio è comprensibile dal pubblico.
Com’è passare da Croneneberg a questo film?
S.E.: Pensavo che sarebbe stato molto diverso, più difficile. Forse in alcuni modi lo è stato, ma quando si lavora con qualcuno, è essenziale il rapporto che si crea, a prescindere dal tipo di produzione. Ho quindi cercato di creare un bel rapporto con Luke, con il regista.
Eri già affascinato dal personaggio creato da Bram Stoker? Sei stato mai stato in Transilvania?
L.E.: Mi è piaciuto molto il libro, una bella storia, portata sullo schermo tante volte in modi brillanti. Sono stato però sollevato da fatto che il nostro non era il solito film… questo è diverso. Una nuova storia, diversa, sull’origine dell’uomo che sta dietro a Dracula. In Nuova Zelanda ho girato Lo Hobbit e mi sono allenato, e poi sono andato direttamente a Belfast: non sono passato dalla Transilvania, ma la prossima volta ci vorrei andare!
A che punto è il reboot de Il Corvo?
L.E.: Un anno fa è cominciata questa esperienza de Il Corvo. Dovevamo iniziare a marzo, poi è stato tutto posposto. Ora bisogna trovare la giusta finestra, perché è difficilissimo trovare il tempo. Sono entusiasta portare nuovamente sullo schermo questo personaggio. Ci sono state molte controversie quando è stato annunciato, ma noi vogliamo essere molto fedeli al fumetto, che aveva molte parti che non sono state inserite nel film con Brandon Lee, e vogliamo dare vita agli altri personaggi. È una storia di amore, di un uomo che ha perso tutto, cova sentimenti di rabbia, vendetta.. Una storia che i giovani non conoscono. Spero che si farà!
Nasci come attore teatro, ora ti concentri sul cinema. Sono due dimensioni artistiche diverse, con tempi diversi. In quale ti riconosci di più?
L.E.: Dovresti vedermi sul palco e poi decidere! Sono mezzi espressivi molto diversi. Il teatro è dal vivo, e si racconta ogni sera una storia, con una reazione spontanea e istantanea. Alla fine c’è applauso, ed è un bel modo di finire la giornata lavoro. Questo film per esempio l’ho finito lo scorso novembre. Ti scordi che l’hai fatto, ed è un processo lento. Quando si promuove, allora ti ritornano quelle esperienze, e le rivivi in modo diverso. L’importante è comunque sempre raccontare una storia, è il modo ad essere diverso, ma si cerca sempre di essere autentici. Si tratta sempre di recitare.
In un film di Dracula, le ambientazioni e i luoghi sono fondamentali. Lo stile qui è molto caricato, espressionista. Quanto avete girato con green screen e quanto in location?
L.E: Sorprendentemente ci sono stati momenti di green screen, ma i set erano numerosi e molto dettagliati. Quello con tutti i soldati è stato costruito un mese prima delle riprese. Visivamente è stato realizzato con molta attenzione. È difficile capire cosa vero, cosa no. La maggior parte è stata realmente costruita.
Tornate a trovarci nei prossimi giorni per le interviste esclusive ai protagonisti!
Questa nuova versione delle origini di Dracula prodotta dalla Legendary Pictures, è diretta da Gary Shore ed interpretata anche da Dominic Cooper,Samantha Barks, Diarmaid Murtagh, Charles Dance (Game Of Thrones). L’uscita italiana è prevista per il 30 ottobre 2014.