Dario Argento è considerato da tutti un vero e proprio maestro del cinema di genere. Difficile crederlo guardano le sue ultime produzioni ma è così. Basta dare un’occhiata alle sue prime opere per rendersi conto di quanto il suo modo di mettere in scena l’orrore abbia influenzato moltissimi cineasti giunti fino ai giorni nostri.
Qual è il miglior film di Dario Argento? Un coro unanime direbbe Profondo Rosso, ed è vero: stiamo infatti parlando di una pellicola che rappresenta il culmine di un’approfondita indagine nel mondo del thriller/giallo, affrontata da questo regista con la “Trilogia degli Animali”, comprendente L’Uccello dalle Piume di Cristallo, Il Gatto a Nove Code e 4 Mosche di Velluto Grigio. Profondo Rosso è stato girato con tutta la consapevolezza e la padronanza delle regole della suspense acquistata nei primi anni della sua carriera e la sua perfezione è lì a testimoniarlo. Suspiria, realizzato successivamente, rappresenta però un’ulteriore tassello nella perfezione stilistica di Argento. Perché tratta un genere che il regista, già conosciuto in tutto il mondo come maestro del brivido, non aveva mai affrontato: l’orrore classico, caratterizzato da una componente metafisica e fantastica.
Suspiria è a tutti gli effetti il primo vero film horror di Dario Argento. Una fiaba gotica densa di atmosfera e caratterizzata da una cura per il dettaglio che ha dell’incredibile. La storia è quella di Suzy (Jessica Harper), una giovane ragazza americana che decide di trasferirsi in Germania (più precisamente a Friburgo, nella Foresta Nera) per diventare studentessa della prestigiosa scuola di ballo Tanzakademie. Quello che Suzy non sa è che la scuola è in realtà un covo di streghe, comandate da una perfida regina nera conosciuta con il nome di Mater Suspiriorum, la Madre dei Sospiri.
In questa pellicola il colore assume un aspetto fondamentale e le tonalità predominanti sono il verde, il blu, ma soprattutto il rosso, che raggiunge livelli di intensità cromatica da lasciare senza fiato. All’epoca Argento lottò duramente per recuperare le ultime pellicole in Technicolor, una fatica che è stata ripagata dall’incredibile risultato raggiunto. Le pareti degli edifici, le luci, gli abiti e ovviamente il sangue delle povere vittime che si susseguono lungo la narrazione sembrano lasciare un vero e proprio solco sullo schermo.
Un vero e proprio feticismo per la messa in scena evidenziato anche dal modo in cui ogni ambiente è stato allestito. Se da un lato abbiamo il colore, che sin dai tempi del cinema muto è sempre stato veicolo di emozioni e stati d’animo, dall’altro abbiamo l’occhio clinico di Argento, che non tralascia nulla e contribuisce ad avvolgere il tutto in un’atmosfera sinistramente fiabesca.
QUI il link per scaricare il film su iTunes
Regia: Dario Argento
Cast: Flavio Bucci, Alida Valli, Stefania Casini, Jessica Harper, Miguel Bosè, Barbara Magnolfi, Rudolf Schundler, Fulvio Mingozzi, Renato Scarpa, Udo Kier, Susanna Javicoli, Renata Zamengo, Eva Axen, Joan Bennett, Joan Bennet, Giuseppe Transocchi, Jacopo Mariani, Giovanna Di Bernardo
Durata: 1h 37m
Anno: 1977
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