La grande amicizia tra Guillermo del Toro e James Cameron risale ai primi anni novanta quando il primo stava lavorando alla pre-produzione di Cronos, un film fantastico sui vampiri uscito nel 1993. I due s’incontrarono durante una festa per il 4 luglio, Cameron aveva da poco finito Terminator 2: Il giorno del giudizio, e i due filmaker scoprirono di avere un affinità spirituale.
“Jim ed io siamo amici per la pelle per l’ultima coppia di decenni. Ci siamo incontrati nel 1990 o 1991 ed stato uno dei miei migliori amici per tutti questi anni. Durante la sua vita e la mia abbiamo ci siamo assicurati che se ma avessimo dovuto cooperare l’avremmo fatto per il progetto giusto”.
Durante la produzione di Cronos Cameron lo aiutò nell’impostazione di alcune scene. Il film vinse dei premi a Cannes e agli Ariel Awards, gli Oscar messicani. Seguì la produzione del suo primo film americano Mimic ma durante le riprese suo padre Federico del Toro venne rapito dalle strade di Guadalajara, la sua città natale. I rapitori chiesero un riscatto, ma il filmaker aveva usato tutti i suoi soldi per il film. Del Toro e i suoi due fratelli cominciarono a ricevere richieste di riscatto, i tre parlarono a turno con i rapitori ma nella fase finale fu Guillermo ad assumere il controllo.
Per riavere a casa il padre incolume avrebbero dovuto pagare 1 milione di dollari, nessuno in famiglia aveva quei soldi e stavano cominciando ad esaurire le loro opzioni. Per giorni le negoziazioni furono tirate per le lunghe nonostante l’assunzione di almeno tre negoziatori provenienti dall’Inghilterra. Per superare questo momento Guillermo seguì il consiglio di uno dei negoziatori, scrivere ogni giorno. Facendolo il filmaker riuscì ad affrontare il terrore caduto sulla sua famiglia anche se non cancellò la realtà della situazione.
Quando Cameron scoprì la situazione in cui si trovava l’amico, lo fece salire in macchina e lo portò alla sua banca dove gli consegnò 1 milione di dollari. Inoltre gli raccomandò un negoziatore che lo avrebbe aiutato a portare a casa suo padre sano e salvo. Dopo 72 giorni Federico del Toro fu rilasciato incolume. Solo alcuni uomini furono arrestati, ma la maggior parte riuscì a fuggire. Ma l’incubo non era finito perché la famiglia di del Toro cominciò a ricevere minacce di morte, così il filmaker decise di trasferirsi in America. Suo padre rifiutò di lasciare la sua patria natale e ancora oggi risiede in Messico. Naturalmente l’esperienza del rapimento ha lasciato delle cicatrici psicologiche:
“Ho perso una parte di me che non penso che riavrò mai indietro”.
Cameron e del Toro hanno continuato ad aiutarsi durante la lavorazione dei rispettivi progetti:
“Mi ha aiutato con tutti i miei film, tranne Mimic, dove siamo stati sequestrati a Toronto e non potevo mostrarlo a nessuno. In Blade II mi ha dato qualche commento sul taglio. Sono stato con lui nella sala di montaggio di True Lies, Titanic, Avatar, tutti quanti. Quando stavo per fare Pacific Rim, mi ha insegnato privatamente la conversione 3D, e la teoria 3D. Non posso chiedere di meglio! È un grande amico e un filmaker ancor più straordinario”.
Il prossimo film diretto da Guillermo del Toro è l’horror gotico Crimson Peak che uscirà nelle sale italiane il 22 ottobre del 2015.
Fonte uproxx