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Dopo aver invano tentato di trascinare mio figlio Dante (5 anni) a vedere Winx – Il Mistero degli abissi («Ma mamma, sono cose da femmina!» mi ha risposto deciso), ho avuto il privilegio di assistere alla proiezione del film in sala tra il pubblico con due piccole spettatrici d’eccezione (e due fan delle Winx di prim’ordine): Elisa (6 anni) e Salomè (8 anni).
Come hanno accolto il film? «Mi raccomando scrivi sul GIORNALE che ci è piaciuto così lo sanno tutti!» si è affrettata a dichiarare, poco dopo la proiezione, Elisa. E in effetti il nuovo capitolo delle avventure delle fatine create da Iginio Straffi ha incantato le bimbe, che, ancora elettrizzate dalla visione, alla fine del film hanno pure giocato per un buon quarto d’ora a lanciarsi incantesimi vari saltellando di qua e di là.
Lo devo ammettere, avendo due figli maschi (ed essendo un po’ maschiaccio anch’io), per me è stata la prima vera occasione di conoscere le Winx (al di là di sporadiche sbirciatine in tv) e capire cosa attrae tanto di loro. E a onor del vero in sala erano presenti anche molti bambini, segno che non tutti la pensano come Dante e che, se si vince la diffidenza iniziale per il rosa e i lustrini, le Winx appassionano tutti. Anche perché la storia è molto avvincente, con una buona dose di avventura e dei cattivi convincenti. La trama, fantastica al punto giusto, è semplice da seguire (anche per i bambini un po’ più piccoli), così come i dialoghi, che se per gli adulti possono risultare prevedibili, per i piccoli spettatori sono una sicurezza.
La storia, senza voler svelare troppo, si apre con le Trix, storiche antagoniste delle Winx, che tentano di impossessarsi del trono per regnare sull’Oceano Infinito. Per farlo stringono un’alleanza con Politea, strega malvagia la cui forza è aumentata grazie all’inquinamento del mare prodotto dagli umani. Insieme decidono di risvegliare Tritannus, che era stato impriginato dalla Winx in Oblivion (ma ognuno, come nella migliore tradizione dei cattivi, fa il doppio gioco). Per farlo devono rapire Sky l’innamorato di Bloom. Ma a quel punto le Winx non staranno più a guardare e tenteranno di tutto pur di salvare Sky e ristabilire l’equilibrio dell’Oceano infinito.
I messaggi che le Winx incarnano sono innanzitutto la forza dell’amicizia (una specie di versione al femminile del “tutti per uno” dei moschettieri) e il valore del coraggio, unito, specialmente in questo episodio, a un fondo ecologista e di rispetto per la natura. Ma il vero punto di forza, la caratteristica che davvero rende le Winx uniche, sono le sequenze di trasformazione da ragazze “normali” a fatine e, quelle di magia (con effetti speciali vari) e quelle musicali (alla fine c’è un numero musical ballato e cantato che ha fatto ballare tutti). E pure la grafica 3D (di certo inferiore per possibilità a quella americana a cui siamo abituati) conferisce alle protagoniste un fascino ancora più splendente.
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Winx – Il Mistero degli abissi, diretto da Iginio Straffi, è in sala dal 4 settembre distribuito da 01 Distribution.
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